POLITICA
Siderurgico di Taranto
Ex Ilva, Emiliano: 'ricatto inaccettabile da ArcelorMittal'
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: 'Se se ne vanno avranno contro il Governo italiano e la Regione'
Il colosso dell'acciaio ha infatti valutato la chiusura dello stabilimento di Taranto, entro il 6 settembre, come inevitabile se in quella data verrà a cadere l'immunità penale per gli esercenti dell'acciaieria.
Alla minaccia di chiusura della ex Ilva di Taranto da parte di Geert van Poelvoorde, l'Ad di ArcelorMittal Europe, gestore degli impianti, Emiliano controbatte: "Gli rispondo col Diritto Europeo: in Europa non esiste nessuna legislazione che determini un'immunità penale con riferimento a qualunque tipo d'impianto industriale sebbene da rinnovare dal punto di vista tecnologico. Nella sostanza in Europa, per avere la parità delle condizioni e quindi per non avere violazioni della concorrenza, è inimmaginabile che a qualcuno possa essere concesso addirittura di poter violare il diritto penale rimanendo immune da sanzioni". "Questa è una condizione che, peraltro, dal mio punto di vista - ha continuato Emiliano - sarebbe certamente saltata davanti alla Corte Costituzionale".
"Se qualcuno pensa di ricattare un Paese sovrano come l'Italia -ha proseguito Emiliano- che ha un interesse strategico su quella fabbrica, minacciando di andare via, probabilmente dopo aver preso l'elenco dei clienti, deve sapere che nel seguito avrà contro il Governo italiano, la Regione Puglia e tutte le persone per bene d'Europa. Non è questo il modo di comportarsi" ha detto il governatore della Puglia.
Quanto al fatto che il management di ArcelorMittal sostiene che siano cambiate le condizioni di partenza, Emiliano ha osservato: "Sì, capisco questo punto di vista. Ma se le condizioni di partenza erano così illegittime dal punto di vista costituzionale, e anche, devo dire, dal punto di vista delle norme europee sulla concorrenza, beh, una grande azienda come ArcelorMittal, con i suoi esperti, avrebbe potuto prevedere questa circostanza e non dare tanto peso a una situazione che io ho sempre contrastato; ho sempre detto che quei decreti che creano una sorta di extra territorialità della fabbrica erano illegittimi, che questa illegittimità era stata oggetto di un compromesso davanti alla Corte Costituzionale ma che questo compromesso era connesso, condizionato al rispetto del termine del piano ambientale".