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ITALIA

La crisi

AcelorMittal, Di Maio: "Lo scudo penale è un problema per la maggioranza"

Un eventuale emendamento Pd-Iv per lo scudo sarebbe: "Un problema enorme per la maggioranza". Di Maio sposa la linea dei senatori tarantini. Per risolvere la crisi, ha aggiunto: "abbiamo bisogno del tempo che serve per mettere a norma quell'impianto". 

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Se Pd e Italia Viva presentassero un emendamento per lo scudo penale ad Arcelor Mittal, sarebbe un  problema? "E' un problema enorme per la maggioranza" ha risposto Di Maio, ricordando che le forze politiche che sostengono l'attuale esecutivo si sono impegnate a non mettersi in minoranza. "Se cominciamo con gli sgambetti... Italia Viva è quella  che ha più da perdere in questa vicenda", ha aggiunto il titolare della Farnesina.



"Se provochi un disastro ambientale, si deve pagare". Così Luigi Di Maio ha sintetizzato la sua posizione nei confronti delle aperture al ripristino dello scudo penale caldeggiato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in primis, e dalle altre gambe della maggioranza. Per risolvere la crisi, ha poi aggiunto, "non esiste la bacchetta magica, abbiamo bisogno del tempo che serve per mettere a norma quell'impianto. Piacerebbe a tanti imprenditori avere una norma" come l'immunità.

"La situazione è stata ignorata per anni: non ci sottrarremo mai al dossier dell'Ilva, ma per mettere a norma l'impianto è necessario del tempo", ha quindi detto il ministro, aggiungendo che il governo si sta adoperando, in collaborazione con l'Ice (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane), per rafforzare le competenze e la formazione degli imprenditori operanti nella provincia di Taranto, che "con la loro offerta di prodotti di eccellenza potrebbero portare il made in Italy all'estero".

Con l'appello agli altri ministri, ha precisato il leader M5S, "Conte  vuole incentivare il gioco di squadra".

"Dire oggi sì alla nazionalizzazione significa dire agli indiani ve ne potete andare. Bisogna dire invece che non se ne possono andare. Noi andremo contro di loro in giudizio con un cautelare che presenteremo nei prossimi giorni" ha precisato, commentando la notizia che Mittal ha comunicato la richiesta formale di recesso.

"Sono certo che tutto il governo, con unità e compattezza, saprà lavorare da squadra per trovare una soluzione concreta per l'Ilva. Una cosa è certa, nessuno può permettersi di ricattare delle persone su una scelta: vivere o lavorare. Non possiamo rimanere in ostaggio di un'azienda, Mittal deve rispettare gli impegni presi. E vi garantisco che lo Stato si farà rispettare. Da parte M5s c'è tutto il sostegno all'azione collegiale del governo. In questi casi serve lucidità e grande senso di responsabilità" ha concluso Di Maio.

"Fibrillazione" maggioranza, ipotesi vertice domani
"C'è fibrillazione" in maggioranza sul dossier ex Ilva, dopo che Arcelor Mittal ha notificato in tribunale l'atto di recesso. Anche per questo, spiegano fonti parlamentari di diversi partiti, sarebbe in campo l'ipotesi di un vertice, da tenersi magari già domani, per definire una linea unitaria rispetto all'azienda. Al momento, una riunione non risulta convocata, ma più d'uno avrebbe sollevato la necessità di fare un punto sulle soluzioni in campo: "In queste ore -spiega la stessa fonte - c'è fibrillazione".

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