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ITALIA

Il caso Cambridge Analytica

Facebook. Il Garante per la Privacy Soro chiede i danni per i dati trasferiti senza consenso

Informazioni utilizzate a fini elettorali. I profili coinvolti sarebbero più dei 214 mila ipotizzati inizialmente

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Anche in Italia Facebook è nell’occhio del ciclone. Secondo il Garante della Privacy Antonello Soro, il social network ha permesso di trasferire i dati di migliaia di utenti alla società Cambridge Analytica senza il consenso degli interessati, per fini di propaganda elettorale. E il sospetto è che il numero di profili coinvolti sarebbe ben superiore ai 214.134 comunicati inizialmente.

Per questo motivo, l’Italia chiederà l’applicazione delle sanzioni previste dal Nuovo regolamento europeo, operative dal prossimo 25 maggio e pari al 4 per cento del fatturato globale della società. L’indagine sarà poi ampliata alle altre aziende specializzate in marketing politico che avevano firmato accordi con il colosso californiano di Mark Zuckerberg.

Si ipotizza anche che gli utenti siano stati influenzati su temi quali razzismo e immigrazione. Ci sarebbero stati infatti scambi tra gli italiani profilati da Cambridge Analytica – che in queste ore stanno ricevendo un avviso della possibile violazione sulla loro pagina Facebook – e alcuni finti account che avevano la parola “Salvini” nell’intestazione.

Nell’incontro di stamattina a Bruxelles tra i Garanti europei per la Privacy si decideranno le prossime mosse da compiere.
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