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ITALIA

L'incidente a Foggia

Braccianti morti, Fico: forme di schiavitù inaccettabili

"Partire dalla legge sul caporalato e combattere strenuamente le mafie" afferma in un post il presidente della Camera 

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"Le tragedie in Puglia ci ricordano come la vita dei braccianti sia troppo spesso legata a condizioni di vita e di lavoro inaccettabili. Questa piaga ha un nome: caporalato. E va combattuta strenuamente con interventi seri", sia contro gli "interessi mafiosi" sia per evitare che "ci siano lavoratori ridotti in condizione di schiavitù". Lo scrive su Facebook il presidente della Camera Roberto Fico. "Nella scorsa legislatura è stata approvata senza voti contrari una legge che è un tassello da cui partire", aggiunge.


"Qualche settimana fa sono stato in Calabria e ho visto con i miei occhi cosa significa vivere in situazioni di difficoltà e degrado, situazioni che esistono anche in altre regioni del nostro Paese", aggiunge il presidente della Camera.

"Non dobbiamo mai dimenticare che sul caporalato ci sono interessi economici enormi: l'agricoltura rappresenta per le mafie un giro d'affari di oltre 21 miliardi di euro, uno dei settori più floridi per la criminalità. E dove ci sono interessi mafiosi serve uno Stato sempre più vigile e attento", prosegue. "Non ci possiamo permettere che ci siano lavoratori, come i braccianti, ridotti in condizione di schiavitù e pagati pochi euro all'ora. Il nostro Paese deve garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, a partire da quelli più deboli. Questo un tema su cui tenere alta l'attenzione: è anche attraverso il modo di garantire condizioni di lavoro dignitose che si misura la civiltà di un'intera comunità", conclude Fico.
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