ITALIA
La visita
Frana in Cadore, Zaia: "Stato d'emergenza per i comuni colpiti"
Il governatore del Veneto nelle zone colpite dagli smottamenti. Finite le fasi di soccorso si pensa ora al ripristino
Rispetto all'incontro avuto ieri con il ministro per l'ambiente, Gian Luca Galletti, Zaia ha detto di essere soddisfatto per il fatto che "il ministro si è reso disponibile a finanziare opere cantierabili, prova ne sia che saremo titolati ad avere questi primi 150 milioni di euro di aiuti. Noi - ha aggiunto - abbiamo presentato programmi per 3 miliardi ancora nel 2010 e sono ancora in attesa di finanziamento".
"Questa - ha poi detto Zaia riguardo allla tragedia avvenuta - è una frana importante, la natura vince sempre. Noi possiamo solo attenuare gli effetti con opere fatte bene. A Peaio abbiamo realizzato interventi per 2 milioni e l'effetto si è visto. Qui ci troviamo di fronte ad una frana da 50 mila metri cubi di detriti, c'è un torrente che ha argini molto alti e questo può fare supporre che ogni tanto si riempie. I danni provocati - ha aggiunto il governatore - sono per molti milioni di euro, adesso occorre ripristinare in alta quota il fronte di frana che va arginato o almeno ridotto. Le frane ovviamente - ha concluso - seguono la forza di gravità e sono sempre movimento".
Intanto le operazioni di soccorso in senso stretto si sono concluse nella serata di mercoledì, e da oggi il lavoro di Vigili del fuoco ed altri organi tecnici è quello di ripristinare lo stato dei luoghi e, soprattutto, della loro messa in sicurezza. Sul fronte delle operazioni il centro dell'attività è quello di accertare un collegamento univoco fra le automobili travolte dalla massa di fango e detriti - in tutto sette più una targa tedesca - ed i proprietari degli automezzi stessi, in modo da scongiurare la possibilità che qualcuno manchi all'appello. Aspetto, quest'ultimo, che non dovrebbe più riservare sorprese, non risultando infatti segnalazioni di scomparsa di persone nè di mancato rientro negli alberghi di ospiti occasionali. L'unico punto interrogativo rimasto è quello dell'identità delle due vittime, presumibilmente tedesche, di cui si stanno occupando le rappresentanze diplomatiche di Berlino. Si tratta di un uomo, riconosciuto quasi con certezza grazie al ritrovamento di documenti nelle vicinanze del corpo ed al quale si può ricondurre la targa automobilistica recuperata; ed una donna, dalla cui corporatura si presume un'età molto giovane e rispetto alla quale è lecito attendersi un legame parentale o comunque affettivo con il cittadino germanico, ritenuto provenire dalla zona di Monaco di Baviera.
Una prima informativa ufficiale sull'accaduto è stata intanto inviata dai carabinieri del comando di Cortina d'Ampezzo (Belluno) alla Procura della Repubblica di Belluno ai fini dell' apertura di un fascicolo d'indagine per ipotesi di reato che spaziano dall'omicidio colposo al disastro colposo.