POLITICA
La direzione del Partito democratico
Franceschini: cambiamo Italicum per fare esistere le coalizioni
Il ministro propone di modificare la legge in modo che il premio di maggioranza sia dato alla coalizione e non al partito, per dare "la possibilità di qualcosa di moderato nel centrodestra, con una destra che non sia solo risucchiata nell'estremismo"
Partendo da questo punto, Franceschini osserva che "da noi i populismi sono diversi e lontani, ma tendono a incontrarsi ai ballottaggi contro la coalizione che governa il Paese" e poi si pone la domanda sulla natura dell'attuale maggioranza di governo: "E' il residuo di una grande coalizione, o è tenere insieme le forze contro i populismi? Lo schema nuovo è populisti-sistemici, e dobbiamo tenere insieme quelli che con storie diverse sono contrapposte ai populismi. E' una transizione, o è una prospettiva?", si chiede ancora. E Franceschini risponde: "Io penso sia una prospettiva, e allora bisogna fare le scelte conseguenti" a partire dalla legge elettorale rispetto alla quale "ragionare sulla possibilità di far esistere le coalizioni non sinigifica tornare ai 14 partiti dell'Unione. Ma se lo schema è questo bisogna allargare al campo: qualcosa al nostro centro, e qualcosa alla nostra sinistra, sinistra di governo ovviamente".
Una legge elettorale di questo tipo "darebbe la possibilità di qualcosa di moderato nel centrodestra, con una destra che non sia solo risucchiata nell'estremismo".
Delrio: no a modifiche, con Italicum responsabilità chiare
Sulla legge elettorale "non sono d'accordo con Dario, se c'è un'altra soluzione discutiamo, ma abbiamo sempre detto che nella nostra idea c'è una democrazia che decide e si assume le sue responsabilità". Così Graziano Delrio, nel corso del suo intervento nella direzione Pd, replica a Franceschini.