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POLITICA

Il caso

Gela, M5S valuta espulsione del suo sindaco dal Movimento

Domenico Messinese ha licenziato tre assessori del suo partito che lo accusano di usare "metodi clientelari" e di essere troppo accondiscendente verso le decisioni che riguardano l'Eni

Domenico Messinese
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Attaccati dal Pd per la nuova espulsione della senatrice Fucksia e ora da Matteo Renzi che li sfida sul terreno del consenso elettorale i 5Stelle rilanciano sulla "presa" di Roma e si concentrano sull'azione di bonifica del Movimento dagli elementi 'spuri'. Il prossimo a finire nel mirino potrebbe essere il sindaco di Gela, Domenico Messinese, il 5Stelle che aveva espugnato la roccaforte del governatore siciliano Rosario Crocetta grazie anche all'appoggio del candidato sindaco di una lista vicina al Nuovo Centrodestra alle ultime amministrative.  

"Non rappresenta più il M5s" hanno detto quattro dei cinque consiglieri del gruppo pentastellato e i tre assessori esonerati dal sindaco. I quali chiedono ai vertici regionali e nazionali del Movimento di espellere Messinese dal Movimento e di togliere il simbolo M5s dalla sua giunta: una richiesta che potrebbe non cadere nel vuoto. I vertici del Movimento hanno infatti preso in mano la situazione e stanno verificando come sono messe le cose, tanto che il caso Gela ieri è stato al centro di uno giro di chiamate che ha coinvolto anche il cofondatore del movimento, Gianroberto Casaleggio. Lunedì il primo cittadino ha "silurato" tre assessori grillini - i responsabili di trasporti, istruzione e programmazione - accusandoli sostanzialmente di remare contro l'amministrazione. Uno dei due meet-up, i tre assessori defenestrati e quasi per intero la rappresentanza in consiglio comunale di 5Stelle accusano da tempo il sindaco di "metodi clientelari" e di avere una posizione "filo-Eni"  nella vertenza sul futuro del polo industriale.

Intanto però al presidente del Consiglio che attacca i 5 Stelle per aver superato "la decenza" sull'emergenza smog, di aver "visioni allucinogene" per un inesistente rinvio delle elezioni a Roma e di "andare molto forte nei sondaggi" piuttosto che nelle urne elettorali replica la deputata 5 Stelle Roberta Lombardi. "A Roma riceverà una bella lezione. E sarà solo l'inizio" lo avverte la deputata romana. E il premier, aggiunge, "non creda di meritarsi applausi: sta solo rispettando la legge e il sacrosanto diritto dei cittadini di scegliere il proprio sindaco".  

Il blog continua invece ad attaccare sull'emergenza smog: "Il regalo di fine anno del governo per gli italiani è arrivato: nove nuovi inceneritori".  

Ma è sulle espulsioni che il Pd continua ad attaccare il Movimento. Il solo sospetto che a Gela possa arrivare una nuova scomunica scatena nuove accuse."I 5 stelle esistono solo nel blog del duo bananas. Non passa giorno che a contatto con  la realtà si riveli la loro inadeguatezza", commenta il dem Ernesto Carbone. "E' evidente che la coppia Grillo-Casaleggio sta scatenando una vera e propria caccia alle streghe", dichiara anche il Pd Marco Di Maio. Ma il pasticcio di Gela potrebbe creare una vera e propria guerra nel Movimento, a livello locale e non solo.
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