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ITALIA

Disastro in autostrada

Genova, sabato i funerali di Stato delle vittime. Continua la ricerca dei dispersi tra le macerie

L'ultimo bilancio delle vittime del crollo, corretto dalla Prefettura, è di 38 morti. Si cercano ancora dispersi. Toti: "Poco probabile trovare superstiti". I feriti sono 15, di questi 9 sono in codice rosso. Centinaia gli sfollati. Numero del Comune per chi deve lasciare la propria abitazione: 010/65981. I numeri per informazioni e segnalazioni: 010/5360637 e 010/5360654

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Una città profondamente ferita, colpita da un disatro senza precedenti e ancora sotto choc. Sono proseguite per la seconda notte consecutiva le ricerche di eventuali ulteriori vittime tra le macerie del ponte Morandi crollato due giorni fa a Genova. Le squadre Usar e cinofile dei Vigili del Fuoco hanno lavorato ininterrottamente, ma non sono stati né individuati né recuperati altri corpi. L'ultimo bilancio delle vittime, diramato dalla Prefettura che corregge il precedente dato, è di a 38 morti (e non 39 come era stato detto)  mentre i feriti sono 15 (erano inizialmente 16, poi uno è stato dimesso), di cui 9 in codice rosso.

Sabato sono previsti i funerali di Stato in un padiglione della Fiera di Genova, e sarà giornata di lutto nazionale. Alle esequie parteciperà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e come annunciato dal premier Conte, il governo. "A Genova potrebbe svolgersi un nuovo Consiglio dei ministri per aggiornare il dispositivo di Protezione civile" ha poi aggiunto.

Le vittime
Sono morti mentre andavano in vacanza, al lavoro, a casa. Si piangono famiglie, imprenditori, operai, calciatori, ex campioni di moto, videomaker, fidanzati, cameriere. Molti venivano da altre regioni, perché quello era il ponte dei viaggi. C'era la famiglia piemontese, la cameriera toscana col fidanzato, la comitiva di ragazzi campani in viaggio per la Spagna. E anche quattro turisti francesi. Per questo motivo, la procura di Parigi ha aperto un'inchiesta per "omicidi colposi" in relazione al crollo. La procura di Parigi ha annunciato l'apertura di un'inchiesta per "lesioni involontarie" e "omicidi colposi". Le indagini sono state affidate alla Direzione della gendarmeria nazionale.

Ecco alcuni dei nomi delle vittime: Vincenzo Licata, 58 anni, nato ad Agrigento; Andrea Cerulli, 48 anni, di Genova; Gianluca Arpini, 29 anni, di Genova; Alberto Fanfani, 32 anni, nato a Firenze; e una intera famiglia di Campomorone (Genova) Roberto Robiano, 44 anni, Ersilia Piccinino, 41, e il figlio Samuele 9, Elisa Bozzo, 34 anni di Busalla (Genova); Bruno Casagrande, 35 anni, di Genova.

Per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, con il passare delle ore " è poco probabile trovare superstiti" sotto le macerie. "Alcuni feriti sono ancora gravi, uno preoccupa in maniera particolare" ha aggiunto Toti.

Istituita commissione ispettiva
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con decreto del 14 agosto, ha istituito una "Commissione ispettiva per svolgere verifiche e analisi tecniche sul crollo" del Viadotto Polcevera. Lo si legge in una nota del Ministero, in cui si precisa che "è il primo atto con cui il Ministero intende fare luce sull'accaduto e avviare tutti gli accertamenti per la contestazione di eventuali inadempienze del concessionario". Le risultanze - precisa la nota - entreranno nella valutazione per la procedura di un'eventuale revoca della concessione.

Toninelli: esito dovrà arrivare entro un mese
"Abbiamo costituito una commissione ispettiva di esperti che faranno luce sull'accaduto e che sono già operativi. Domani mattina saranno sul luogo del crollo del ponte Morandi per i primi accertamenti. L'esito del loro lavoro, che dovrà arrivare entro un mese, entrerà nella procedura di un'eventuale revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia". Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, lo scrive su Facebook. Il ministero "intende fare luce sull'accaduto e avviare tutti gli accertamenti necessari, nel rispetto del contraddittorio con le parti interessate, per la contestazione di eventuali inadempienze del concessionario, soggetto su cui, ai sensi dell'art. 14 del Codice della strada, ricade la responsabilità di assicurare la sicurezza dell'infrastruttura", aggiunge Toninelli garnatendo: "andremo fino in fondo".

I numeri per informazioni e segnalazioni
La Prefettura di Genova ha istituito 2 numeri dedicati per informazioni e segnalazioni di eventuali persone disperse: 010/5360637 e 010/5360654. E' stata attivata anche la casella di posta crollopontemorandi@interno.it per informazioni, richieste e segnalazioni. 

Vigili al lavoro per togliere macerie
I lavori dei Vigili del Fuoco si concentrano in particolare sotto le macerie del pilastro che sosteneva il ponte e nella zona della ferrovia, entrambe sull'argine sinistro del Polcevera. Prima con le gru vengono rimossi pezzi di cemento più grandi e poi le squadre Usar verificano l'eventuale presenza di auto o persone. Il fatto che non ci siano stati altri recuperi non esclude purtroppo che persone possano trovarsi ancora più in basso, rimaste intrappolate in auto e camion precipitati dal viadotto e rimasti schiacciati dell'enorme peso in cemento armato.

Rimossa parte dei detriti, si lavora a grande blocco di cemento
È già stata rimossa una parte dei detriti del ponte Morandi che si trovavano nel letto del torrente Polcevera: ora i vigili del fuoco lavorano all'ultimo grande blocco di cemento rimasto. Lo confermano i soccorritori in conferenza stampa. Le aree per portare i detriti sono già stata individuate, fa sapere la Regione Liguria, che lo ritiene "un passo fondamentale anche per liberare la ferrovia".

Numero di dispersi: 10 o 20 persone
Non si ha idea precisa del numero di dispersi, "ci potrebbero essere ancora 10-20 persone disperse",  ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi. ​Le segnalazioni arrivate al numero telefonico predisposto dalla Prefettura sono tante e la verifica incrociata è complessa.

I feriti estratti dalle macerie 
Sono 15 i feriti nei vari ospedali della città. In più ci sono traumatizzati psichici, cioè donne e bambini che hanno assistito al crollo del ponte. E' stato allestito, per questi pazienti, un'unità psicologica e psichiatrica ad hoc.

E si fa sempre più rovente la polemica sulle responsabilità, con la società Autostrade per l'Italia (gruppo Benetton) che si difende.

Governo, Conte: via la concessione a Autostrade 
Decretato lo stato di emergenza per 12 mesi per gli eventi di ieri. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte dopo il consiglio dei ministri straordinario a Genova. "Erano collegati tutti i ministri meno due per impedimento personale. Abbiamo voluto dare a questa riunione un valore simbolico" ha detto Conte. "Abbiamo deciso di proclamare una giornata di lutto nazionale". Conte ha poi aggiunto che il Governo ha stanziato 5 milioni per i primi interventi urgenti.

"Avvieremo la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade senza attendere le risultanze in sede penale"". Ha precisato Conte. "Tra le misure idonee e le iniziative da adottare" dopo il crollo del ponte Morandi a Genova "ci orienteremo verso la nomina di un commissario ad hoc, una persona indipendente e garante della ricostruzione". Ha concluso Conte al termine del consiglio dei ministri alla Prefettura di Genova.



Autostrade: dimostreremo adempienza concessione
"In relazione all'annuncio dell'avvio della procedura di revoca della concessione", Autostrade per l'Italia si dichiara, in una nota, "fiduciosa di poter dimostrare di aver sempre correttamente adempiuto ai propri obblighi di concessionario, nell'ambito del contraddittorio previsto dalle regole contrattuali che si svolgerà nei prossimi mesi". "È una fiducia - si legge ancora - che si fonda sulle attività di monitoraggio e manutenzione svolte sulla base dei migliori standard internazionali. Peraltro non è possibile in questa fase formulare alcuna ipotesi attendibile sulle cause del crollo". "Autostrade per l'Italia sta lavorando alacremente alla definizione del progetto di ricostruzione del viadotto, che completerebbe in cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree. La società continuerà a collaborare con le istituzioni locali per ridurre il più possibile i disagi causati dal crollo", conclude la nota. 

Ue: concessionario è responsabile della sicurezza
"Per quanto riguarda la responsabilità sulla sicurezza delle infrastrutture stradali sul Trans-European transport network (Tent)" e il ponte Morandi rientra in questa rete europea, "nel caso sia gestita da un operatore privato, è il concessionario ad avere la responsabilità della sicurezza e della manutenzione della strada". Così un portavoce della Commissione Ue Christian Spahr sul crollo del ponte a Genova, ricordando la direttiva europea del 2008, per assicurare che le valutazioni sulla sicurezza siano una priorità sulle strade della rete Tent.

Centinaia di sfollati e case da demolire
Ci sono oltre 600 sfollati dalle case a ridosso dei punti di caduta del ponte sul greto del Polcevera. "Le case verranno demolite tutte e l'impegno è di ridare entro la fine dell'anno un'abitazione a tutte le persone che per motivi di sicurezza le hanno dovute abbandonare" .Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini al termine del sopralluogo sotto il ponte crollato a Genova , sottolineando che "alcune decine di appartamenti sono già stati recuperati da Comune e Regione". Sono 331 i nuclei familiari che hanno dovuto abbandonare la propria casa

Il Comune di Genova comunica che le persone costrette a lasciare la propria abitazione a seguito del crollo del ponte Morandi possono rivolgersi h/24 al Centro civico Buranello, contattando il numero telefonico 010/65981. Le persone verranno prese in carico dagli operatori e sistemate in collocazioni provvisorie in attesa di soluzioni abitative di lungo periodo.Comune di Genova e Arte stanno inoltre predisponendo un elenco di appartamenti (circa 50 nella prima fase) che saranno disponibili da lunedì prossimo per le famiglie rimaste senza alloggio, con priorità per i nuclei con anziani, minori e disabili. Sarà presto pronto un ulteriore elenco di 300 abitazioni di proprietà pubblica su cui realizzare interventi di manutenzione da finanziare attraverso una richiesta al governo. 

Verifiche sulla struttura per rischi crollo
Non è a rischio imminente di crollo la struttura rimasta in piedi dopo il crollo del ponte Morandi sulla A10, a Genova. Lo si apprende da fonti dei vigili del fuoco che smentiscono la formazione di nuove crepe. Tiene il pilone che stamattina ha fatto temere un nuovo crollo, con il conseguente allontanamento di alcuni evacuati a cui era stato dato il permesso di recuperare alcuni oggetti personali a casa. Tuttavia rimane il rischio di 'movimenti' della porzione di viadotto rimasta senza punto di appoggio, che per questo è costantemente monitorata. Le squadre dei vigili del fuoco stanno continuando ad operare come hanno fatto per tutta la notte nella ricerca dei dispersi. 









Le immagini del crollo e dei soccorsi 




Polizia acquisirà contratto di servizio 
La squadra di polizia giudiziaria potrebbe acquisire la documentazione inerente al contratto di servizio che impegna Autostrade per la manutenzione del ponte. Ad essere acquisiti saranno tutti i documenti progettuali e non che ineriscono alle autorizzazioni e manutenzioni effettuate sul Ponte Morandi. Intanto, rilievi fotografici non si stanno svolgendo nel luogo del crollo per preservare le prove senza inficiare l'opera,tuttora in corso, dei soccorritori.



Procuratore Genova: "Non è stata fatalità"
"Non è stata una fatalità, ma un errore umano" a provocare il crollo del ponte a Genova. Così il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi ha risposto ai giornalisti al termine di un sopralluogo nella zona del ponte. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo



"Manutenzione continua" 
Il viadotto Polcevera, crollato a Genova, "era monitorato dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche". E' quanto specifica in una nota Autostrade per l'Italia. Nelle attività di monitoraggio  "le strutture tecniche preposte si sono avvalse, per valutare lo stato di manutenzione del viadotto e l'efficacia dei sistemi di controllo adottati, di società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni sulla base delle migliori best practices internazionali.E gli esiti del monitoraggio svolto da "autorevoli soggetti esterni hanno sempre fornito alle strutture tecniche della società adeguate rassicurazioni sullo stato dell'infrastruttura".

Le testimonianze
"Ho visto la gente corrermi incontro, scalza e terrorizzata ". Così Alberto Lercari, autista Atp, presente al momento del crollo sul ponte, ceduto per 200 metri poco dopo le 11. Lercari proveniva da Arenzano verso Genova ovest,: "Uscito dalla galleria ho visto rallentamenti e sentito un boato. La gente scappava venendo verso di me. E' stato orribile". Lercari ha parlato di intervento tempestivo di polizia e vigili del fuoco. Diverse le persone ferite. Amalia Tedeschi funzionario dei vigili del fuoco a Rai news ha confermato che ci sono "feriti estratti dalle auto".

"Abbiamo attraversato il ponte intorno alle 11.15, c'era molto traffico, auto e soprattutto camion incolonnati. Pioveva, ma non abbiamo notato nient'altro di strano". E' il racconto di Sara e Luca, una giovane coppia di Pinerolo che a bordo della loro auto ha percorso il ponte Morandi poco prima della tragedia. "Siamo partiti da casa stamattina - racconta Sara - per raggiungere Lerici e cominciare le nostre vacanze. Abbiamo letto del crollo sullo smartphone, siamo rimasti senza parole anche perché quel ponte lo abbiamo percorso altre volte". 

Alcuni testimoni che in auto si trovavano vicino al ponte Morando prima del crollo hanno visto "un fulmine colpire il ponte". "Erano da poco passate le 11,30 quando abbiamo visto il fulmine colpire il ponte e abbiamo visto il ponte che andava giù".  Ma la circostanza nn è stata confermata.

Toninelli: vertici Autostrade si dimettano, avviate procedure per eventuale revoca concessioni
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli ha commentato su Twitter "immane tragedia". E poi in un altro post ha rincarato la dose di polemica contro la società Autostrade per l'Italia:  "I vertici di Autostrade per l'Italia devono dimettersi prima di tutto. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l'eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro". Lo annuncia su Fb il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che pubblica poi un post in diretta dal luogo della tragedia



Salvini: "Disastro non resterà impunito"
E sull'accertamento delle responsabilità ha insistito il ministro dell'Interno Matteo Salvini. In un tweet annuncia: "Nostro dovere sar controllare tutte le opere pubbliche segnalate da sindaci e cittadini, e individuare i colpevoli di questo disastro che non resterà impunito". 

Cardinal Bagnasco: "Dolore e smarrimento"
"Una tragedia grande che lascia tutti smarriti e addolorati". Lo dice l'arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, esprimendo "dolore per le vittime e la vicinanza alle famiglie e ai feriti".  "Spero che la città abbia la forza e il coraggio di rialzarsi e guardare avanti insieme. Questo è un momento di lutto e di preghiera, ma confido che la consolazione possa scendere su tutti. Pur essendo ferita, Genova non si pieghi sotto questo colpo, e come è stato per le alluvioni e le altre tragedie trovi le forze migliori per ricompattarsi e andare avanti".  E annuncia che "la diocesi offrirà ospitalità iniziale a tutti gli sfollati a causa del crollo".

Chiuso bivio A10-A7, traffico bloccato 
Dopo il crollo del viadotto permane la chiusura dell'Autostrada A10 nel tratto Genova-Savona tra il bivio per la A7 Milano Genova e Genova Aeroporto in entrambe le direzioni con forti ripercussioni sulla viabilità della A10 direzione Genova tra Genova Pegli e Genova Aeroporto; sulla A12 Genova - Rosignano Marittima tra Genova Est e il Bivio per la A7 verso Genova; e sulla  A7 tra Bolzaneto e la A10. La viabilità è dunque complicatissima: quel ponte era uno snodo chiave nei collegamenti nord-centro dell'Italia, versante tirrenico, oltre che con il confine francese e unire Levante e Ponente dell'area genovese. E il traffico leggero e pesante a Genova e nell'area portuale è in forte crisi.

Linea ferroviaria Genova-Milano a binario unico
Il crollo del ponte autostradale Morandi dell'A10 ha provocato rallentamenti nella circolazione ferroviaria in Liguria. La linea Genova-Milano è stata riattivata a un binario unico nel tratto vicino all'incidente. 
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