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POLITICA

Vertice del Centrodestra

Governo, Salvini: "Le elezioni sono la strada maestra, ma sentiremo Draghi senza pregiudizi"

Tajani: valuteremo i contenuti di Draghi e decideremo cosa fare. Meloni per il 'no' alla fiducia a Draghi: astensione se lo facciamo tutti

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"Il centrodestra è compatto", "anche oggi ci siamo confrontati, continuiamo a ribadire con coerenza che la strada maestra sono le elezioni, che possono essere svolte in sicurezza e tranquillità, e che potrebbero dare a questo Paese stabilità, efficienza, un Parlamento e un Governo stabile per cinque anni". Così il leader della Lega Matteo Salvini al termine del vertice del centrodestra.

"Ovviamente - ha aggiunto Salvini - siamo persone educate, siamo realisti, sappiamo che il Paese ha bisogno di risposte immediate, quindi il Parlamento non può stare fermo per mesi. Se il professor Draghi ci incontrerà e ci ascolterà andremo ad ascoltare, a capire, a proporre, a valutare. Noi a differenza delle sinistra non abbiamo dei pregiudizi, simpatie o antipatie a seconda degli schieramenti".

"Si può votare in primavera - ha proseguito Salvini - le priorità sono il taglio delle tasse, il taglio della burocrazia, il piano vaccinale e la riforma della giustizia. Draghi se ci vuole ascoltare siamo pronti".

Il centrodestra andrà unito alle consultazioni con Draghi? "L'obiettivo è questo, siamo sempre stati compatti e io lavoro per questo"  ha concluso il leader della Lega. "Ovviamente per rispetto di tutto il centrodestra e di Mario Draghi non chiedetemi adesso che giudizio daremo, quando ancora non abbiamo ascoltato e capito". 

Tajani: valuteremo i contenuti di Draghi e decideremo cosa fare
"In perfetta coerenza con quello che abbiamo detto al Capo dello Stato la scorsa settimana, e cioè che se il Presidente della Repubblica avesse presentato un'alternativa all'ipotesi elettorale la avremmo valutata con grande attenzione e rispetto, l'incarico a Draghi è conferito a una persona di alto profilo quindi durante l'incontro che avremo valuteremo proposte, idee e progetti, i contenuti. E poi valuteremo il da farsi". Così il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, al termine del vertice. "Fermo restando - ha aggiunto - che gli italiani hanno bisogno di vedere affrontate due priorità: l'emergenza economica e l'emergenza sanitaria. Bisogna presentare un pacchetto credibile, arricchito dalle riforme indispensabili, per accedere al Recovery Fund e poi bisogna presentare un pacchetto per il piano vaccinazioni. Questa mattina Berlusconi lo ha presentato, noi lo mettiamo a disposizione del Paese".
 


Berlusconi non dà giudizi: prima ascoltiamo Draghi
Prima di giudicare e dare indicazioni sul  voto, Silvio Berlusconi vuol capire cosa intende fare il premier  incaricato Mario Draghi. In collegamento via Zoom con il vertice,  il Cav, raccontano, avrebbe consigliato di muoversi a piccoli passi e di rinviare ogni commento a dopo le consultazioni con  l'ex presidente della Bce. Una linea, quella del presidente di Fi,  condivisa anche da Matteo Salvini.  In particolare, Berlusconi si sarebbe soffermato sul nodo della giustizia, da sempre cavallo di battaglia di Fi, esprimendo preoccupazione su prossimo Guardasigilli. Spero che  Draghi non metta alla Giustizia un ministro giustizialista, sarebbe stata la battuta dell'ex premier, secondo quanto riferito da fonti parlamentari del centrodestra.

Meloni per no a Draghi: astensione se lo facciamo tutti
La leader di Fdi, Giorgia Meloni, avrebbe ribadito la sua intenzione di votare contro un eventuale governo Draghi nel corso del vertice del centrodestra. E' quanto riferiscono fonti del partito. "Giochiamo a carte scoperte" è la richiesta che avrebbe fatto Meloni che, tuttavia, si sarebbe detta disposta al massimo a un voto di astensione in nome dell'unità della coalizione qualora quello fosse il punto di caduta 'intermedio' tra chi è tentato dall'appoggio e chi non lo è.

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