ITALIA
Il M5S a Milano
Grillo: "Vinceremo e saremo cattivi, ma nessuna vendetta"
Il comico genovese a Piazza Duomo con accanto Dario Fo. Poi a tutto campo su Berlusconi, Renzi ed Europa
Poche parole, prima di lasciare poi l’intera scena a Beppe Grillo. Che parla di rivoluzione della felicità e di dieci milioni di persone a sostegno del M5S. Un movimento che si propone il 25 maggio di toccare il 40% per poi andare al Governo e passare ad un giudizio su quella che Grillo definisce la classe dirigente degli ultimi 10 anni che ha provocato un disastro. Non un processo quindi ma un’indagine che porterà i Cinque Stelle ad essere “cattivissimi con loro, ma senza violenza, andranno a casa, senza vendetta". Quindi l'attacco a Berlusconi che "farà la fine delle sue televisioni", al presidente del Consiglio Matteo Renzi che "finirà nell'oblio come Letta" e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Inorridisco quando riceve un condannato definitivo al Quirinale".
E quando chiama in causa il Quirinale arriva qualche fischio dalla piazza all'indirizzo del Colle. Così come quando sul palco risale Dario Fo che cita Napolitano e anche questa volta partono i fischi.
Poi il ritorno di Grillo che nell'ultima parte del comizio guarda a Piazza del Popolo, dove da poco si era concluso l'intervento di Renzi. ''A Roma c'era l'ebetino, è
imbarazzante, mi spiace anche un po'. Gridava, gridava ma non c'era nessuno" tuona il comico, prima di dedicare la chiusura a Martin Schulz, candidato del Partito socialista europeo alla presidenza della Commissione. Grillo parla di una campagna vergognosa con i soldi europei e di insulti al Movimento. "Uno zerbino della Merkel'' spiega, prima di promettere che il M5S ''aprirà il Parlamento europeo come una scatoletta di wurstel''.