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POLITICA

Il leader del Movimento 5 stelle all'assemblea dell'Eni

Grillo: "Aziende pubbliche uccise dai manager"

Secondo il leader del M5S, che ha dichiarato di pensare "il male possibile" del numero uno di Eni, Claudio Descalzi, del quale ha ricordato che è "indagato dai magistrati inglesi, americani e italiani", "ci vorrebbe un codice deontologico". Grillo ha parlato anche di reddito di cittadinanza e dell'elezione dei giudici della Consulta 

Grillo (Ansa)
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Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, all'attacco dei vertici dell'Eni e più in generale della categoria dei manager pubblici, che lui considera responsabili di molte crisi aziendali. Rispondendo alle domande dei giornalisti prima di prendere parte all'assemblea degli azionisti dell'Eni, Grillo ha detto: "Sono sempre le stesse cose, prendono un'azienda pubblica, la svuotano dall'interno e lasciano il cadavere che qualche fondo svedese si comprerà per un pezzo di pane". L'esempio dal quale è partito riguarda la Saipem, un'azienda della galassia Eni, ma il discorso per il leader M5S è generale: "Ci sono dirigenti - ha osservato - che si sono portati a casa milioni di stipendi, di stock option, liquidazioni e hanno lasciato migliaia di persone in cassa integrazione. Non ci sta rimanendo più niente".

Secondo Grillo, che ha dichiarato di pensare "il male possibile" del numero uno di Eni, Claudio Descalzi, del quale ha ricordato che è "indagato dai magistrati inglesi, americani e italiani", "ci vorrebbe un codice deontologico. Eni, ad esempio, aveva dei requisiti di onorabilità. Questa gente non può assumere cariche in aziende pubbliche".

"Deve finire - ha detto ancora l'ex comico genovese - questo sfacelo di permettere a queste persone di arricchirsi: le good company se le tengono loro e la bad company ce le becchiamo noi cittadini italiani".

"Stiamo crescendo, i partiti stanno morendo"
Secondo Beppe Grillo il Movimento 5 Stelle è in crescita: "Questa cosa brucia - ha detto - brucia a Renzi, brucia a tutti, hanno paura". "Noi stiamo crescendo, loro stanno morendo - ha aggiunto - è ciò che ho sempre profetizzato. Ora sta accadendo, è meraviglioso".

Reddito di cittadinanza
L'ex comico è tornato anche sul reddito di cittadinanza. Roberto Maroni lo ha proposto per la Lombardia e "ha fatto un'ottima cosa. Comincia a vedere dove va il vento, cominciano ad adeguarsi", ha detto il leader del Movimento 5 Stelle. Sul segretario del Carroccio, Matteo Salvini, che ha sostenuto che il reddito di cittadinanza è un'elemosina, Grillo ha aggiunto: "Non riesce a capire quello che dice. Il reddito di cittadinanza non è un'elemosina, elemosina è la cassa integrazione. Il reddito di cittadinanza - ha proseguito - è una proposta per dare dignità alla persona". Quindi, ha sottolineato, "probabilmente i sindacati saranno contro perché sono una nicchia, per loro è una perdita".

Consulta: "Seguiamo stesso 'metodo Sciarra'"
Il Parlamento deve eleggere tre giudici costituzionali e Grillo, ha un suggerimento da dare al Partito democratico: "Noi un giudice lo abbiamo già eletto - spiega - facciamo con lo stesso procedimento". Il riferimento è all'accordo con il Pd che portò all'elezione della giuslavorista Silvana Sciarra, redattrice della sentenza della Corte Costituzionale sulle pensioni.
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