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POLITICA

Riforme

Grillo non andrà da Renzi. Sulla legge elettorale: "Vogliamo le preferenze"

All'incontro con il Pd "ci andranno Di Maio e Toninelli", la delegazione che ha incontrato già una volta i democratici, assicura il leader di M5S. "Appoggiare le riforme? Dipende dalle proposte" sostiene. Sulla legge elettorale: "L'Italicum è incostituzionale"

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Lunedì Beppe Grillo non parteciperà all'incontro con il Partito Democratico su riforme e legge elettorale: "Da Renzi non vado perché sono un emotivo" spiega il leader del Movimento Cinque Stelle lasciando Montecitorio dove ha incontrato una delegazione di parlamentari pentastellati. Al tavolo di lunedì andrà invece la stessa delegazione (Di Maio, Toninelli) che ha incontrato il premier Renzi la settimana scorsa. "Renzi forse ci crede - ha aggiunto Grillo - ma è usato dai poteri forti. Vi ricordate di Scajola? Ecco, Renzi forse è inconsapevole.. O forse è andato oltre la inconsapevolezza". Sull'appoggio a Renzi per le riforme costituzionali spiega: "Le appoggeremo o non le appoggeremo, dipende da cosa proporranno". 

"L. elettorale: noi vogliamo preferenze"
Per quanto riguarda invece la legge elettorale Grillo difende la proposta del Movimento e attacca quella targata Pd: "La loro legge ha dei caratteri incostituzionali. Noi vogliamo le preferenze e abbiamo fatto una cosa nei confini della Costituzione". Matteo Renzi ha definito la legge elettorale del Movimento Cinque Stelle il complicatellum? "E' un po' boriosetto" afferma l'ex comico che sulla riforma insiste: "Loro hanno una legge non costituzionale, noi sì, visto che non prevede il premio di maggioranza e mette le preferenze. Noi andremo avanti con calma su tutti i punti", ha aggiunto.

"La tv ci ha tolto voti"
E' "falso" che "il M5S ha perso le elezioni perché non è andato più spesso in televisione". "La televisione ci ha tolto voti perché ha omologato i nostri parlamentari alla Bonafè o alla Picierno. La televisione non ha memoria, non consente di approfondire, è il contrario della strategia comunicativa del M5S. E' stato un errore andarci che non sarà più ripetuto". E' quanto si legge in un post dal titolo "Leggende metropolitane" pubblicato sul blog di Beppe Grillo.

Questo è un paese non democratico
"Non c'è democrazia. Togliamoci l'idea che questo paese sia democratico" ha chiosato il leader del Cinque Stelle. Ci sono speranze per l'Italia? lo incalzano i giornalisti: "Con questo sistema, non ci sono speranze" ha risposto Grillo. Poi ha attaccato il discorso di insediamento del presidente del Consiglio per il semestre italiano in Ue definendolo "un discorso carino, ma fatti zero. Avrei voluto parlasse di Fiscal compact e invece nemmeno una parola". "Un bel discorso con il selfie", chiude Grillo con un sorriso e un pizzico di ironia.

"Ho un gruppo coeso"
"Sono molto soddisfatto" dice poi Grillo incontrando al Senato il gruppo degli eletti a Palazzo Madama a proposito della prima esperienza europea del Movimento Cinque Stelle. Dopo essere stato accolto da un applauso nella sede della Commissione Difesa ha aggiunto: "Ho un gruppo coeso. Un bel gruppo. Nonostante le strane voci che mettete in giro di un un movimento staccato. Si sono staccati tutti, noi siamo quelli che sono rimasti integri". Quindi il fondatore del Movimento Cinque Stelle scherza con la ressa di telecamere e fotografi che nel frattempo sono riusciti a raggiungerlo. "Possibile che non ci sia una cosa che non dico che stia su tutti i network del mondo'"
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