POLITICA
Grillo contro Antitrust: nuova inquisizione web, ma non ci fermano
Pitruzzella: "Le critiche di Grillo? Mia proposta non è censura"
Grillo se la prende con un'intervista rilasciata da Pitruzzella al Financial Times, "a metà strada - commenta - tra il delirio d'onnipotenza e l'ignoranza completa di come funzioni il web, dicendo che 'la post-verità in politica è uno dei catalizzatori del populismo e una minaccia alle nostre democrazie'".
"L'intervista si fa interessante - osserva il leader M5s - quando Pitruzzella spiega come si combatte la post-verità: 'dobbiamo decidere se lasciare Internet così com'è, il selvaggio west, oppure se regolamentarlo. Penso che queste regole vadano definite dallo Stato. [...] Non è compito di entità private controllare l'informazione, questo è dei poteri statali: loro devono garantire che l'informazione è corretta'. Tradotto significa che vogliono fare un bel tribunale dell'inquisizione, controllato dai partiti di governo, che decida cosa è vero e cosa è falso. Immaginatevi la scena".
"Purtroppo Pitruzzella - attacca ancora Grillo - non è un pazzo solitario. Il premier fotocopia Gentiloni ieri ha detto che gli strappi nel tessuto sociale del Paese sono causati anche da Internet. Per il sempregrigio Napolitano 'la politica del click è mistificazione'. Renzi è convinto di aver perso il referendum per colpa del web: 'Abbiamo lasciato il web a chi in queste ore è sotto gli occhi internazionali, a cominciare dal New York Times, in quanto diffusore di falsità'". "I travestiti morali - prosegue - sono abituati alla TV, dove se vai con una scheda elettorale falsa i giornalisti ci credono, ma se lo fate sul web i cittadini ve lo dicono che siete dei cazzari, non prendetevela".
"Tutti uniti contro il web. Ora che nessuno legge più i giornali e anche chi li legge non crede alle loro balle, i nuovi inquisitori - argomenta ancora Grillo - vogliono un tribunale per controllare internet e condannare chi li sputtana. Sono colpevole, venite a prendermi. Questo Blog non smetterà mai di scrivere e la Rete non si fermerà con un tribunale. Bloccate un social? Ne fioriranno altri dieci che non riuscirete a controllare. Le vostre post-cazzate non ci fermeranno".
Pitruzzella: "Le critiche di Grillo? Mia proposta non è censura"
"Ho grande interesse per le critiche che vengono poste perché possono servire a migliorare la proposta, ma certamente la mia non è una proposta che mira a creare forme di censura ma a rafforzare la tutela dei diritti nella rete". Ai microfoni di Sky Tg24 il presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella, replica all'attacco di Grillo.
"Se noi vogliamo controllare il potere politico - spiega Pitruzzella-, se noi vogliamo realizzare quello che è stato detto e cioè evidenziare quello che di sbagliato politici e uomini dell'economia fanno, dobbiamo avere una rete che sia credibile. La credibilità èimportante - ricorda il presidente dell'Antitrust - e per essere credibili dobbiamo avere dei meccanismi che possano servire a sbarazzarci delle bufale. Le bufale non servono, la democrazia è un sistema di trasparenza, ma affinché ci sia trasparenza occorre che anche le informazioni siano vere, altrimenti c'è la nebbia. E la nebbia non giova mai alla democrazia".