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Nel mirino un film sgradito a Kim Jong-un

Hacker contro la Sony, la Corea del Nord: "Forse azione di nostri simpatizzanti"

Alcuni giorni fa la Sony Pictures aveva subito un cyberattacco che aveva portato alla diffusione in Rete di pellicole non ancora nelle sale. Pyongyang nega responsabilità dirette, ma non esclude un'azione di sostenitori delle autorità nordcoreane 

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Pyongyang (Corea del Nord) “Non siamo stati noi, ma l’attacco potrebbe essere venuto da nostri simpatizzanti”. Questo, in sintesi, il messaggio lanciato dalle autorità nordcoreane in riferimento all’aggressione informatica subita dalla Sony Pictures nei giorni scorsi. Degli hacker avevano violato i sistemi dell’azienda americana, mandandoli in tilt e rubando film in uscita, poi distribuiti su piattaforme illegali di file sharing.

"Potrebbe essere un atto giusto di sostenitori e simpatizzanti”
Alla base dell’attacco, secondo quanto ipotizzato, ci potrebbe essere un film in uscita che parla di un piano per assassinare il leader supremo Kim Jong-un. Pyongyang ha negato ogni responsabilità diretta, ma un portavoce della Commissione di Difesa Nazionale ha ammesso che il cyberattacco “potrebbe essere un atto giusto di sostenitori e simpatizzanti” della Corea del Nord, che ha lanciato un appello alla lotta contro l’imperialismo statunitense.
 
"Non sappiamo nulla dell'attacco"
“Non sappiamo dove si trova la Sony Pictures in America e per quali malefatte è divenuta obiettivo dell’attacco, ne vogliamo saperne nulla”, ha affermato. “Ma ciò che sappiamo bene è che la Sony Pictures è proprio quella che sta producendo un film che favorisce un atto terroristico mentre colpisce la dignità della suprema leadership” nordcoreana.

L'avvertimento agli Stati Uniti 
Il film in questione è “The Interview”, con Seth Rogen e James Franco. Si tratta di una commedia, ma la sceneggiatura non ha fatto sorridere Pyongyang. L’esponente della Commissione di Difesa Nazionale ha lanciato un avvertimento agli Stati Uniti. “Dovrebbero sapere che in tutto il mondo c’è un gran numero di sostenitori e simpatizzanti della Corea del nord, come i campioni di pace che hanno attaccato la Sony Pictures. Le reazioni giuste saranno sempre più forti per distruggere le azioni malvagie”. 
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