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POLITICA

La polemica

Il ministro Costa contro le trivellazioni: "Non firmerò nuove autorizzazioni". Ed è scontro con Lega

Netta la replica del sottosegretario leghista all'Economia, Massimo Garavaglia: "Se il Parlamento politicamente prende una decisione il ministro non puo' che prenderne atto"

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Torna lo scontro tra le due anime del governo giallo-verde. Ancora una volta terreno di scontro sono le politiche ambientali, in particolare le scelte di politica energetica e le autorizzazioni a nuove trivellazioni in mare.

Rinviato esame decreto Semplificazioni
I due partiti hanno deciso di rinviare a domani l'esame del decreto Semplificazioni nelle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato in attesa che si trovi una soluzione al nodo che divide le due anime della maggioranza, dopo che oggi i lavori a Palazzo Madama si sono interrotti a causa dell'assenza di una intesa. Il tema riguarda le autorizzazioni: la Lega sarebbe anche favorevole a una sospensione di 18 mesi, stando a quanto viene riferito, ma pretende che l'aumento dei canoni sia compatibile con la tenuta della aziende coinvolte. Il compromesso si dovra' trovare in Parlamento anche perche' il ministro Sergio Costa e' stato netto nel ribadire la sua contrarieta' alle autorizzazioni.

Costa: "Non firmo autorizzazioni a trivellare"
"Non firmo e non firmerò autorizzazioni a trivellare il Paese anche se dovesse esserci il parere positivo della Commissione Via-Vas. Le alternative ci sono. Si chiamano 'energie rinnovabili' se bisogna investire, è quella la direzione". E' categorico, il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, sulla questione trivelle. "Ricordo - scrive Costa su Facebook - che un miliardo di euro investito in rinnovabili ed efficientamento energetico crea fino a 13 mila posti di lavoro. È anche una questione economica: vogliamo puntare sulle fossili, che impoveriscono il territorio e che creano pochi posti di lavoro o sulle rinnovabili, perseguendo gli obiettivi di sostenibilità europei, aiutando il clima e creando tanti posti di lavoro? Mi farò dei nemici? Saranno gli stessi nemici dell'ambiente e del Paese", conclude il ministro.



Il sottosegretario Garavaglia: "Il ministro non può ignorare decisioni del Parlamento"
 "Bisogna distinguere il piano: c'e' un piano politico e un piano tecnico. Se il Parlamento politicamente prende una decisione, quale che sia, il ministro non puo' che prenderne atto". Cosi' il sottosegretario leghista all'Economia, Massimo Garavaglia, replica, in un colloquio con l'Agi, alla dichiarazione del ministro dell'Ambiente Sergio Costa, il quale ha ribadito il suo "'no' alle trivelle" e annunciato di essere pronto a non firmare una eventuale Valutazione d'impatto ambientale.

Serve soluzione politica
"Lo stallo" in commissione Affari costituzionali e Lavori pubblici al Senato, ha aggiunto Garavaglia, "va risolto politicamente: decidera' il Parlamento. Noi l'attenzione che poniamo e' a trovare una posizione equilibrata che eviti la chiusura di siti produttivi e quindi conseguentemente la perdita di posti di lavoro. L'importante e' non fare danni".
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