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POLITICA

L'intervento all'università Luiss

Il ministro Madia: "Nessuna modifica del governo alla riforma della pubblica amministrazione"

E sul rinnovo dei contratti pubblici bloccati da 5 anni: "Mi auguro che nella legge di stabilità si riesca ad affrontare il tema"

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Il governo non presenterà modifiche al ddl di riforma della Pubblica amministrazione che oggi inizia il suo iter in Senato. Lo dice il ministro della P.a., Marianna Madia intervenendo a Roma all'università Luiss. "Siamo orientati a non presentare modifiche - ha detto Madia - il governo è soddisfatto della discussione approfondita che c'è stata in Commissione e siamo soddisfatti del testo uscito dalla Commissione Affari Costituzionali".

Nell'intervento della Madia spazio anche al tema dei contratti degli statali, contratti che sono bloccati di 5 anni e che la Madia si augura "che nella legge di stabilità si riesca ad affrontare il tema contrattuale che è legato alla situazione di crescita del Paese".

Novià e cambio di rotta è invece quel che auspica la Madia sul fronte dei concorsi pubblici. Cambiare le regole dei concorsi per l'assunzione dei dipendenti pubblici che "non possono più essere fatti a caso" dice il ministro della Pa. Secondo la Madia "non basta fare solo un concorso iniziale ma per i dipendenti pubblici servono percorsi di valutazione durante la carriera". "I concorsi - ha aggiunto - devono essere fatti su una logica di fabbisogno e non a caso, devono essere fatti in modo diverso, dobbiamo imparare dalle migliori pratiche internazionali. Non penso sia giusto fare un'unica prova concorsuale iniziale basata su una serie di nozioni che non tengono conto di una serie di cose importanti: non basta fare un concorso iniziale - ha spiegato - ma servono percorsi di valutazione durante la carriera di chi lavora nella pubblica amministrazione".

La Madia ha anche sottolineato che, quanto alla scuola della pubblica amministrazione "non puo' essere oggetto degli umori del ministro di turno, ma va sottratta alle competenze di ciascun ministro".

Infine spazio anche a questioni non squisitamente di competenza del ministero retto dalla Madia ma che animano e catalizzano il dibattito politico come l'Italicum e le primarie. Sulla riforma della legge elettorale la Mdia si dice ottimista: "Abbiamo avuto molte resistenze ma vedrete che la legge elettorale l'avremo a breve, anzi direi a brevissimo". Qualche distinguo invece sul tema primarie. Se infatti si dovesse decidere di indire nuove primarie per la selezione dei parlamentari Pd queste andrebbero regolate "in modo molto diverso" secondo la Madia. "Ho fatto le primarie nel 2012 - ha ricordato il ministro - le ho volute fare anche se non ho un buon giudizio di quell'esperienza. Una cosa sono le primarie per il segretario, una cosa sono quelle per i parlamentari. Qualora si dovesse decidere di rifare le primarie per i parlamentari auspico che vengano regolate in modo molto diverso dal 2012".
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