POLITICA
Soccorsi in mare e polemiche
Il viaggio di Lifeline con a bordo i migranti. Salvini: "Malta apra porti a quella nave fuorilegge"
"La nostra nave batte bandiera olandese", ribatte Lifeline in un tweet, dopo che il governo italiano ha preannunciato il sequestro dell'imbarcazione per avviare un'inchiesta di bandiera volta ad accertare se sia effettivamente registrata in Olanda. Nella notte soccorso un altro gommone. E Madrid avvia contatti per questa nuova crisi, dopo aver garantito all'Aquarius un approdo a Valencia
Dopo l'odissea dell'Aquarius un nuovo caso si aggira nel Sud del Mediterraneo. E si chiama Lifeline. La nave della omonima ONG tedesca è finita nel mirino del governo italiano, che dopo il soccorso ai migranti davanti alla Libia la tratta alla stregua di una nave pirata.
Madrid in contatto con Malta e Italia per la nuova crisi
Il governo spagnolo, in particolare il ministro degli esteri, è "in contatto con Malta, Italia e Francia" per affrontare la crisi della nave Lifeline che ha soccorso 224 migranti e che ora chiede un porto dove attraccare. Lo ha reso noto la portavoce del governo socialista di Madrid, Isabel Celaá. "I contatti con Malta sono in corso per procedere se necessario con i soccorsi umanitari e con Italia e Francia perché la Francia aveva mostrato una grande solidarietà con la Spagna durante l'accoglienza della nave Aquarius".
Celaá ha aggiunto che la vicenda dell'Aquarius, che il governo di Madrid ha accettato di accogliere a Valencia domenica scorsa, è stata "un elettroshock circa le responsabilità che deve assumere l'Europa". La portavoce, riferisce Publico, ha indicato anche che il nuovo premier spagnolo Pedro Sanchez avrà colloqui in particolare sulla questione migratoria nei prossimi giorni con la cancelliera tedesca Angela Merkel, poi con i leader comunitari al vertice informale di Bruxelles e quindi con il premier portoghese Antonio Costa.
"La nostra bandiera è olandese"
"La nostra nave batte bandiera olandese", ribatte Lifeline in un tweet, dopo che il governo italiano ha preannunciato il sequestro dell'imbarcazione per avviare un'inchiesta di bandiera volta ad accertare se sia effettivamente registrata in Olanda. Lifeline ha pubblicato anche la foto della conferma di registrazione della nave omonima, datata 19 settembre 2017 con scadenza il 19 settembre 2019, in cui si indica Amsterdam come porto "di casa".
Madrid in contatto con Malta e Italia per la nuova crisi
Il governo spagnolo, in particolare il ministro degli esteri, è "in contatto con Malta, Italia e Francia" per affrontare la crisi della nave Lifeline che ha soccorso 224 migranti e che ora chiede un porto dove attraccare. Lo ha reso noto la portavoce del governo socialista di Madrid, Isabel Celaá. "I contatti con Malta sono in corso per procedere se necessario con i soccorsi umanitari e con Italia e Francia perché la Francia aveva mostrato una grande solidarietà con la Spagna durante l'accoglienza della nave Aquarius".
Celaá ha aggiunto che la vicenda dell'Aquarius, che il governo di Madrid ha accettato di accogliere a Valencia domenica scorsa, è stata "un elettroshock circa le responsabilità che deve assumere l'Europa". La portavoce, riferisce Publico, ha indicato anche che il nuovo premier spagnolo Pedro Sanchez avrà colloqui in particolare sulla questione migratoria nei prossimi giorni con la cancelliera tedesca Angela Merkel, poi con i leader comunitari al vertice informale di Bruxelles e quindi con il premier portoghese Antonio Costa.
"La nostra bandiera è olandese"
"La nostra nave batte bandiera olandese", ribatte Lifeline in un tweet, dopo che il governo italiano ha preannunciato il sequestro dell'imbarcazione per avviare un'inchiesta di bandiera volta ad accertare se sia effettivamente registrata in Olanda. Lifeline ha pubblicato anche la foto della conferma di registrazione della nave omonima, datata 19 settembre 2017 con scadenza il 19 settembre 2019, in cui si indica Amsterdam come porto "di casa".
Our ship sails under the Dutch flag which can be proven by this registration confirmation. pic.twitter.com/BHtE1DyjqG
— MISSION LIFELINE (@SEENOTRETTUNG) 21 giugno 2018
La Ong ha ribadito che l'intervento di soccorso di migranti davanti alle coste libiche e' avvenuto in acque internazionali e ha fatto sapere che nella notte ha fornito assistenza a un mercantile intervenuto in soccorso di un altro gommone in difficolta'.
In the middle of the night we reached a message: rubberboat in distress. Not far away from us. We offered our support to Alexander Maersk.They thankfully acceptet our offer. Now we are on scene and our RHIB Crew is assisting while the people have to climb a 5m knitting ladder. pic.twitter.com/pU4UiVhXGm
— MISSION LIFELINE (@SEENOTRETTUNG) 22 giugno 2018
Toninelli: sequestro se Lifeline non va Malta
"Se la nave ong Lifeline non andasse verso il porto di Malta, cosa che dovrebbe e deve fare per il senso di umanità e per il rispetto del diritto del mare, verrà immediatamente sequestrata". Lo ha detto il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli. "Come cittadino italiano, come ministro infrastrutture e trasporti e come cittadino europeo sarei sconvolto dalla disumanità di Malta nel caso in cui non accogliesse" la nave, ha aggiunto, sottolineando che "Malta rappresenta adesso il porto più vicino e sicuro".
Salvini: "Malta accolga Lifeline"
"La nave fuorilegge Lifeline e' ora in acque di Malta, col suo carico di 239 immigrati. Per sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra i porti. Chiaro che poi quella nave dovra' essere sequestrata, ed
il suo equipaggio fermato. Mai piu' in mare a trafficare". E' quanto scrive su Twitter il ministro dell'Interno, Matteo
Salvini.
La NAVE FUORILEGGE #Lifeline è ora in acque di Malta, col suo carico di 239 immigrati.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 22 giugno 2018
Per sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra i porti.
Chiaro che poi quella nave dovrà essere sequestrata, ed il suo equipaggio fermato.
Mai più in mare a trafficare.
Malta: "Nessuna richiesta da Roma"
Fonti del governo citate da Malta Today commentano le parole di Salvini. "Malgrado la retorica del vicepremier ne'
la Lifeline ne' il coordinamento di Roma hanno trasmesso a Malta una richiesta formale di accogliere la nave".
Arriva la richiesta ufficiale
Dopo le smentite da Malta, fonti del governo italiano fanno filtrare la notizia che la richiesta invece è stata avanzata. "La capitaneria italiana ha chiesto ufficialmente a Malta di far attraccare la Lifeline".
La replica di Lifeline
A Salvini ha reolicato anche il portavoce della Ong, Axel Steier: "In Europa c'è libertà di parola, e il ministro Salvini ha il diritto di dire cose del genere, ma stiamo lavorando seguendo le leggi internazionali. Al momento siamo a metà strada fra Libia e Malta, la situazione è tranquilla, la gente ha avuto coperte, cibo e assistenza medica dai nostri medici e infermieri. Non abbiamo feriti gravi. Speriamo che la situazione si risolva presto" .
Il soccorso della discordia
Il caso nasce nella giornata di ieri, quando la nave della Ong tedesca Lifeline è intervenuta in soccorso di 300-400 migranti a bordo di un gommone a largo delle coste libiche. I soccorritori hanno chiesto aiuto alla guardia costiera italiana o a qualche mercantile che incrocia in zona.
La nave è intervenuta in acque Sar (Ricerca e soccorso) ed è stata la guardia costiera di Tripoli a coordinare l'operazione. Una motovedetta è stata inviata sul posto. "Ci aspettiamo - dicono dalla ong - un comportamento professionale e che le forze libiche rispettino la legge internazionale".
Toninelli: la nave sarà sequestrata
Ma sull'intervento della Lifeline è intervenuto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli. "Io da cittadino prima ancora che da ministro dico che Malta non può evitare di assumersi una responsabilità che prima di tutto è umanitaria",ha detto il ministro. "Dovrebbe essere, notizie di queste ore, in acque maltesi, ma non abbiamo ancora la certezza. Nel momento in cui saranno in acque maltesi - ha detto - la responsabilità dell'apertura di un porto per la messa in sicurezza sarà sicuramente a carico di Malta".
In precedenza il ministro aveva annunciato di aver chiesto alla Guardia Costiera italiana di avviare un'indagine sull'intervento della nave, giudicato "fuori dalle regole". "La nave sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale. Hanno imbarcato circa 250 naufraghi senza avere i mezzi tecnici per poter garantire l'incolumità degli stessi naufraghi e dell'equipaggio".
L'Olanda ha dichiarato che la nave batte la sua bandiera illegalmente. "Abbiamo chiesto al governo olandese di fare una verifica su questa nave e ci hanno detto che Lifeline batte illegalmente bandiera olandese e quindi potenzialmente è una nave apolide che non potrebbe o dovrebbe viaggiare in acque internazionali", aggiunge.
"Noi ci assumiamo la responsabilità di salvare 224 persone portandole sulle navi della guardia costiera, ma contemporaneamente sequestreremo questa nave Lifeline e la porteremo nei porti italiani dove dovrà fermarsi perché è in corso l'indagine" sulla sua bandiera e la sua nazionalità, quindi, dopo che l'Olanda ha dichiarato che non naviga sotto bandiera olandese.
Olanda: Seefuchs-Lifeline non sono nostre
"Seefuchs e Lifeline non viaggiano con bandiera olandese, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos). Queste navi appartengono a Ong tedesche e non sono registrate in Olanda. Pertanto l'Olanda non può dare istruzioni a queste imbarcazioni.L'Italia è a conoscenza della posizione olandese". Lo rende noto su Twitter la rappresentanza dei Paesi Bassi presso l'Ue.
Aquarius verso Libia: "Numerosi barconi in pericolo"
E intanto, terminata la missione che ha portato a Valencia, accolti dalla Spagna, i 630 migranti che erano stati soccorsi nella notte di sabato 9 giugno nel Mediterraneo centrale, la nave Aquarius battente bandiera di Gibilterra e in uso alla Ong Sos Mediterranee e con a bordo volontari di Medici Senza Frontiere è tornato in mare aperto. Dopo aver fatto rifornimento di viveri ed altro materiale di primo soccorso, Aquarius ha lasciato il porto di Valencia e sta navigando verso la Libia. L'arrivo nella zona di ricerca e soccorso al largo del Paese africano è previsto nei prossimi 3 o 4 giorni. Per la ong sono "numerose le imbarcazioni in pericolo durante la nostra assenza".