POLITICA
Il conto alla rovescia è cominciato
Ilva, Di Maio avvia l'iter per un eventuale annullamento della gara
Il procedimento durerà 30 giorni, "atto dovuto viste le criticità". ArcelorMittal, intanto, ha assunto impegni sia sul fronte ambientale sia su quello occupazionale. Ma potrebbe non bastare
Il conto alla rovescia è cominciato e il destino per la gara Ilva sembra segnato. Anche se qualche spiraglio rimane ancora. E non solo perche' sul tavolo ci sono le proposte migliorative di ArcelorMittal, ma anche perché, nel ruolo di ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio incontrerà i vertici di Arcelor Mittal già domani pomeriggio.
La gara per l'acquisizione dell'Ilva sembra sulle montagne russe. In mattinata ArcelorMittal ha presentato la sua proposta migliorativa per il turnaround di Ilva nel giorno in cui il rivale Jindal Steel West ha acquisito definitivamente l'acciaieria di Piombino. Ironia della sorte, il perdente nella gara per Ilva è arrivato primo a consolidare la sua presenza in Italia se pure su un sito meno importante di Taranto.
Per ArcelorMittal la strada per chiudere l'accordo di acquisizione non è ancora certa. E dopo la decisione di Di Maio lo è ancora meno. "Esamineremo la proposta" di ArcelorMittal e "presto" saranno convocati i sindacati, aveva detto a caldo il ministro allo Sviluppo Economico e vicepremier Luigi Di Maio dopo che è stata diffusa la notizia della presentazione dell'offerta migliorativa. Un'offerta dove ArcelorMittal afferma di aver accettato "tutte le richieste sostanziali di ulteriori impegni" fatte dai Commissari Straordinari.
Il testo definitivoè arrivato dopo giorni di colloqui serrati con i commissari Enrico Laghi, Piero Gnudi e Corrado Carrubba a loro volta in stretto contatto con il Gabinetto del Ministro. "ArcelorMittal confida che questi impegni aggiuntivi evidenzino al Governo e agli altri stakeholder nazionali e locali interessati il suo pieno impegno per una gestione responsabile dell'Ilva" si legge nella nota diffusa dopo la presentazione del piano.
Nessun dettaglio sulla proposta viene diffuso ufficialmente, né sulla parte ambientale né su quella occupazionale. ArcelorMittal si dice però, a questo punto, "fiduciosa che, con il supporto del Governo, sarà ora possibile finalizzare nei prossimi giorni l'accordo con i sindacati in modo da poter completare rapidamente l'operazione". Le parole "zero esuberi", o altre equivalenti, non si trovano nel comunicato, e non sono nemmeno nella proposta che, secondo quanto trapela, si concentra essenzialmente su miglioramenti del piano ambientale. Sul fronte occupazionale ArcelorMittal si limita a impegnarsi a "supportare" una "soluzione idonea" per tutti gli attuali dipendenti di Ilva entro la scadenza del piano industriale (cioè il 2024). Questa "soluzione idonea" dovrà essere individuata nel corso della trattativa con i sindacati.
Nel frattempo i sindacati scaldano i muscoli: "Prendiamo atto che Arcelor Mittal ha accettato tutte le richieste di ulteriori impegni. Diventa indispensabile a questo punto, prima del giudizio del Governo, conoscere le proposte formulate da Mittal" dice il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. Quello che il sindacato teme di trovarsi "è ancora una volta come con il vecchio Governo" di fronte ad accordi bilaterali Commissari-Azienda. "Vogliamo soprattutto avere una soluzione occupazionale per tutti i 14mila lavoratori" ribadisce Palombella e aggiunge: "Nessun esubero abbiamo detto al ministro Calenda, nessun esubero confermiamo al ministro Di Maio".
Di Maio, da parte sua, fa sapere che comunque l'indagine sulla gara di cessione dell'Ilva da lui avviata dopo le "criticità" rilevate dall'Autorità Anticorruzione va avanti "insieme" alla procedura di cessione dell'Ilva. "Smetta di scherzare col fuoco" gli manda a dire l'ex viceministro e ora senatrice Teresa Bellanova.