ITALIA
In corso l'udienza preliminare
Ilva, il processo per disastro ambientale. Landini al Governo: "Garanzie sul nuovo assetto"
Sono 52 - 49 persone e le tre società Ilva spa, Riva Fire, holding del gruppo, e Riva Forni Elettrici - gli imputati per i quali la Procura della Repubblica di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio dinanzi alla Corte di Assise. Tra i reati contestati c'è infatti anche l'avvelenamento di acque e di sostanze alimentari
Taranto
Nella palestra del comando provinciale dei vigili del fuoco di Taranto è iniziata dinanzi al gup del Tribunale Vilma Gilli l'udienza preliminare del procedimento a carico di imprenditori, politici e professionisti, accusati a vario titolo di aver contribuito al disastro ambientale della città provocato dalle emissioni inquinanti dello stabilimento siderurgico Ilva. Tra i nomi dell'inchiesta anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, acccusato di concussione aggravata in concorso, ad amministratori locali e professionisti.
Il leader della Fiom Cgil Landini presente a Taranto chiede che il Governo dia garanzie sulla nuova proprietà. "Dobbiamo pensare che per avere una credibilità di un nuovo piano industriale deve esserci anche un cambio di assetto proprietario e serve che il governo svolga fino in fondo un ruolo di garanzia e di sorveglianza su quello che sta avvenendo''. Landini ha aggiunto che occore dare "prospettiva alla produzione dell'acciaio, che per noi è importante, garantendo investimenti che impediscano alle persone di morire dentro e fuori dalla fabbrica".
Gli imputati del processo
Sono 52 - 49 persone e le tre società Ilva spa, Riva Fire, holding del gruppo, e Riva Forni Elettrici - gli imputati per i quali il 6 marzo scorso la Procura della Repubblica di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio dinanzi alla Corte di Assise. Tra i reati contestati c'è infatti anche l'avvelenamento di acque e di sostanze alimentari. Si va dai vertici della famiglia Riva (manca all'appello solo l'ex 'patron' dell'Ilva Emilio, per i quale la Procura aveva chiesto il processo ma che è morto il 29 aprile scorso ad 87 anni) a politici di ogni livello.
Presentata istanza di rimessione
Sul processo pende una istanza di rimessione depositata dai difensori di due societá (Riva Fire e Riva Forni Elettrici) e di alcuni imputati, basata sul presupposto che il clima creatosi a Taranto negli oltre tre anni di inchiesta minerebbe la serenità di giudizio dei magistrati; se così fosse, il processo si trasferirebbe a Potenza. Il gup potrebbe oggi decidere di sospendere subito l'udienza trasmettendo gli atti alla Corte di Cassazione perché decida sull'istanza di rimessione del processo.
I proprietari del rione Tamburi chiedono risarcimenti
Sono 550 i proprietari di appartamenti del rione Tamburi di Taranto, il più esposto all'inquinamento dell'Ilva, che chiedono di costituirsi parte civile, tramite l'avv.Aldo Condemi, nell'udienza preliminare legata all'inchiesta 'Ambiente svenduto'. ''È evidente - ha spiegato il legale - il deprezzamento commerciale che riceve l'immobile in presenza di fonti inquinanti, oltre al danno morale e al danno esistenziale. Ci sarà la costituzione di parte civile anche contro il sindaco di Taranto, che risponde di omissione in atti d'ufficio''.
Il leader della Fiom Cgil Landini presente a Taranto chiede che il Governo dia garanzie sulla nuova proprietà. "Dobbiamo pensare che per avere una credibilità di un nuovo piano industriale deve esserci anche un cambio di assetto proprietario e serve che il governo svolga fino in fondo un ruolo di garanzia e di sorveglianza su quello che sta avvenendo''. Landini ha aggiunto che occore dare "prospettiva alla produzione dell'acciaio, che per noi è importante, garantendo investimenti che impediscano alle persone di morire dentro e fuori dalla fabbrica".
Gli imputati del processo
Sono 52 - 49 persone e le tre società Ilva spa, Riva Fire, holding del gruppo, e Riva Forni Elettrici - gli imputati per i quali il 6 marzo scorso la Procura della Repubblica di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio dinanzi alla Corte di Assise. Tra i reati contestati c'è infatti anche l'avvelenamento di acque e di sostanze alimentari. Si va dai vertici della famiglia Riva (manca all'appello solo l'ex 'patron' dell'Ilva Emilio, per i quale la Procura aveva chiesto il processo ma che è morto il 29 aprile scorso ad 87 anni) a politici di ogni livello.
Presentata istanza di rimessione
Sul processo pende una istanza di rimessione depositata dai difensori di due societá (Riva Fire e Riva Forni Elettrici) e di alcuni imputati, basata sul presupposto che il clima creatosi a Taranto negli oltre tre anni di inchiesta minerebbe la serenità di giudizio dei magistrati; se così fosse, il processo si trasferirebbe a Potenza. Il gup potrebbe oggi decidere di sospendere subito l'udienza trasmettendo gli atti alla Corte di Cassazione perché decida sull'istanza di rimessione del processo.
I proprietari del rione Tamburi chiedono risarcimenti
Sono 550 i proprietari di appartamenti del rione Tamburi di Taranto, il più esposto all'inquinamento dell'Ilva, che chiedono di costituirsi parte civile, tramite l'avv.Aldo Condemi, nell'udienza preliminare legata all'inchiesta 'Ambiente svenduto'. ''È evidente - ha spiegato il legale - il deprezzamento commerciale che riceve l'immobile in presenza di fonti inquinanti, oltre al danno morale e al danno esistenziale. Ci sarà la costituzione di parte civile anche contro il sindaco di Taranto, che risponde di omissione in atti d'ufficio''.