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ITALIA

Da Taranto 11 autobus

Ilva, protesta dei lavoratori indotto: sit in davanti a Palazzo Chigi

I rappresentanti della categoria sostengono di non poter attendere la conversione in legge del decreto Ilva e rivendicano il pagamento cash almeno di una parte dei crediti vantati, che ammontano complessivamente a 15 milioni di euro

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Si sono ritrovati all'alba davanti alla portineria imprese dello stabilimento Ilva e sono partiti con 11 bus alla volta di Roma per un sit davanti a Palazzo Chigi gli autotrasportatori e gli altri lavoratori dell'indotto Ilva che non percepiscono da 8 mesi le spettanze dall'azienda. Al fianco dei lavoratori anche il sindaco di Taranto Stefano Ippazio, il presidente della Provincia Martino Tamburrano, il presidente di Confindustria Taranto Vincenzo Cesareo e alcuni rappresentanti sindacali. Su uno dei bus con a bordo i lavoratori è stato affisso lo striscione 'Game over autotrasportatori Ilva Taranto'.

I rappresentanti della categoria sostengono di non poter attendere la conversione in legge del decreto Ilva e rivendicano il pagamento cash almeno di una parte dei crediti vantati, che ammontano complessivamente a 15 milioni di euro. Una delegazione di manifestanti chiederà di essere ricevuta dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal sottosegretario Graziano Delrio.

"A Roma - sottolinea Giacinto Fallone, uno dei portavoce della protesta - si deciderà il futuro di migliaia di famiglie di Taranto. Se non avremo le certificate garanzie per il ristoro dei nostri crediti, ormai antichi ma necessari, con sommo dispiacere, ma con determinazione, saremo noi a chiudere lo stabilimento Ilva di Taranto. Almeno porremo su un piano di parità i destini di tutti''.
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