ITALIA
Reggio Emilia
Imam radicalizzato espulso per motivi di sicurezza
Era seguito da tempo dalla Digos della Polizia di Reggio Emilia per il suo atteggiamento radicale
Alle indagini che hanno portato alla espulsione dell'imam di Noventa Vicentina ha collaborato anche la polizia di Vicenza. Madad è stato prelevato ieri da casa, ed è stato imbarcato alle 22.40 su un volo in partenza da Fiumicino e diretto in Marocco. Proprio in ragione della sua sospetta pericolosità gli è stato inflitto il divieto di rientrare in Italia per i prossimi 15 anni. L'accusa per l'imam di matrice salafita è di essere un sostenitore dell'Islam radicale. L'uomo era da qualche mese alla guida del Centro di preghiera e cultura islamica a Noventa Vicentina, dove era arrivato alla fine dell'anno scorso da Carpineti, sull'Appennino Reggiano.
A Reggio Emilia seguiva una comunità religiosa in località Gatta. Una volta trasferito nel Vicentino, gli accertamenti della polizia - cui era stato segnalato dai colleghi reggiani - hanno constatato la progressiva radicalizzazione dell'imam, i cui sermoni sono diventati sempre più antioccidentali e violenti, miranti anche all'indottrinamento dei minori della comunità. Madad - che prima di diventare esclusivamente iman aveva fatto l'operaio in una azienda alimentare e poi aveva tentato senza successo di aprire una macelleria islamica - tra le altre cose, in cambio di denaro, faceva anche dei presupposti 'rituali magici'.