ITALIA
"Bruxelles impegnata ad aiutare l'Italia"
Immigrazione, Ue risponde ad Alfano: "Scioccati da tragedie, grazie Italia. Pronti ad intervenire"
Il commissario Ue agli affari interni Malmstroem "incontrerà la prossima settimana" il
ministro Angelino Alfano "per meglio definire le priorità e fornire assistenza" all'Italia sul fronte immigrazione. Il responsabile del Viminale aveva chiesto l'intervento europeo, paventando che il nostro Paese possa diventare "obiettivo degli estremisti islamci"
Roma
L'Unione europea risponde alla richiesta di "intervento dell'Italia". Il ministro degli Interni Angelino Alfano aveva detto "E' un'emergenza, l'Europa risponda, l'Italia non aspetta". Così, il commissario agli affari Interi Ue Malmstroem si dichiara "scioccata" per "le tragedie dell'immigrazione" che si stanno consumando al largo della Libia. Per poi annunciare: "In settimana incontrerò Alfano per meglio definire le priorità e fornire assistenza all'Italia sul fronte immigrazione".
L'ultimo bollettino parla di 18 morti nelle acque di Lampedusa e di 170 dispersi. Da venerdì scorso l'Italia ha assistito 3.500 immigrati. Un impegno che l'Unione Europea riconosce dicendo "grazie" per il lavoro profuso.
Alfano, dal canto suo, ricorda come Mare Nostrum - l'operazione di pattuglia e soccorso nelle coste per immgrati gestita dal nostro Paese - "sia nata come un'operazione a termine", prima di "un intervento coordinato dall'Ue". Intervento più volte invocato, ultimamente, dal responsabile del Viminale. Anche perché, il titolare dell'Interno paventa il rischio che il nostro Paese possa diventare "obiettivo degli estremisti islamici", alla luce delle crisi in Medio Oriente. Più si aggrava il problema della frontiera del Mediterraneo più si capisce che Mare Nostrum dev'essere sostituita da un'azione europea. L'immigrazione illegale, ma anche e soprattutto la fuga da guerre e persecuzioni non sono una questione italiana: i migranti vogliono andare in Europa" ha dichiarato Alfano al Corriere della Sera.
Dopo la risposta della Malmstroem, Alfano replica con un Tweet: "O l'Europa prende in mano la questione o l'Italia assumerà le proprie decisioni".
L'ultima tragedia
Gli uomini della Marina Militare impegnati nell'operazione Mare Nostrum hanno recuperato a sud di Lampedusa i cadaveri di 18 migranti, tutti uomini, che erano a bordo di un gommone. Sull'imbarcazione altre 73 persone che sono state salvate. La nave della Marina è arrivata a Pozzallo. Qualche migrante ha raccontato che sono partiti in 99 e quindi c'è la possibilità che ci siano 8 dispersi. In tutto sono sbarcate nello scalo portuale ragusano 266 profughi, 234 uomini e 32 donne. A questi vanno aggiunti i 18 cadaveri, tutti uomini. Tutte le 266 persone sono state trasferite nel
Centro di Prima Accoglienza della città marinara.
Esalazione carburante forse causa della morte
I 18 migranti potrebbero essere stati uccisi dalle esalazioni del carburante. È una delle prime ipotesi prospettata dal comandante della nave Sirio Marco Bilardi. Sul gommone, infatti, c'erano parecchi contenitori di carburante. I migranti hanno detto di essere partiti due giorni prima il loro ritrovamento in mare, ma non hanno saputo identificare il luogo da cui sono salpati.
Da venerdì soccorsi 3.500 migranti
Sono oltre 3.500 le uomini, le donne e i bambini salvati da venerdì nel canale di Sicilia dai mezzi della Marina Militare, della Guardia Costiera e dalle imbarcazioni civili. L'ultimo intervento si è concluso con 215 migranti, tra cui 55 donne e 38 minori, salvati e trasportati a bordo di nave Fenice. A bordo di nave San Giusto ci sono invece quasi 900 migranti, oltre 500 dei quali soccorsi dai mezzi della Guardia Costiera e trasferiti sull'ammiraglia del dispositivo Mare Nostrum. Su nave Sirio, si trovano invece 193 migranti soccorsi dalle motovedette dalla Guardia Costiera e i 73 che erano a bordo del gommone soccorso nella notte a sud di Lampedusa dove sono stati trovati i 18 cadaveri.
L'ultimo bollettino parla di 18 morti nelle acque di Lampedusa e di 170 dispersi. Da venerdì scorso l'Italia ha assistito 3.500 immigrati. Un impegno che l'Unione Europea riconosce dicendo "grazie" per il lavoro profuso.
Alfano, dal canto suo, ricorda come Mare Nostrum - l'operazione di pattuglia e soccorso nelle coste per immgrati gestita dal nostro Paese - "sia nata come un'operazione a termine", prima di "un intervento coordinato dall'Ue". Intervento più volte invocato, ultimamente, dal responsabile del Viminale. Anche perché, il titolare dell'Interno paventa il rischio che il nostro Paese possa diventare "obiettivo degli estremisti islamici", alla luce delle crisi in Medio Oriente. Più si aggrava il problema della frontiera del Mediterraneo più si capisce che Mare Nostrum dev'essere sostituita da un'azione europea. L'immigrazione illegale, ma anche e soprattutto la fuga da guerre e persecuzioni non sono una questione italiana: i migranti vogliono andare in Europa" ha dichiarato Alfano al Corriere della Sera.
Dopo la risposta della Malmstroem, Alfano replica con un Tweet: "O l'Europa prende in mano la questione o l'Italia assumerà le proprie decisioni".
O la questione #immigrazione viene presa in mano dall'Europa o l'Italia dovrà adottare le proprie decisioni. #ItaliaNonAspetta
— Angelino Alfano (@angealfa) 24 Agosto 2014
L'ultima tragedia
Gli uomini della Marina Militare impegnati nell'operazione Mare Nostrum hanno recuperato a sud di Lampedusa i cadaveri di 18 migranti, tutti uomini, che erano a bordo di un gommone. Sull'imbarcazione altre 73 persone che sono state salvate. La nave della Marina è arrivata a Pozzallo. Qualche migrante ha raccontato che sono partiti in 99 e quindi c'è la possibilità che ci siano 8 dispersi. In tutto sono sbarcate nello scalo portuale ragusano 266 profughi, 234 uomini e 32 donne. A questi vanno aggiunti i 18 cadaveri, tutti uomini. Tutte le 266 persone sono state trasferite nel
Centro di Prima Accoglienza della città marinara.
Esalazione carburante forse causa della morte
I 18 migranti potrebbero essere stati uccisi dalle esalazioni del carburante. È una delle prime ipotesi prospettata dal comandante della nave Sirio Marco Bilardi. Sul gommone, infatti, c'erano parecchi contenitori di carburante. I migranti hanno detto di essere partiti due giorni prima il loro ritrovamento in mare, ma non hanno saputo identificare il luogo da cui sono salpati.
Da venerdì soccorsi 3.500 migranti
Sono oltre 3.500 le uomini, le donne e i bambini salvati da venerdì nel canale di Sicilia dai mezzi della Marina Militare, della Guardia Costiera e dalle imbarcazioni civili. L'ultimo intervento si è concluso con 215 migranti, tra cui 55 donne e 38 minori, salvati e trasportati a bordo di nave Fenice. A bordo di nave San Giusto ci sono invece quasi 900 migranti, oltre 500 dei quali soccorsi dai mezzi della Guardia Costiera e trasferiti sull'ammiraglia del dispositivo Mare Nostrum. Su nave Sirio, si trovano invece 193 migranti soccorsi dalle motovedette dalla Guardia Costiera e i 73 che erano a bordo del gommone soccorso nella notte a sud di Lampedusa dove sono stati trovati i 18 cadaveri.