ITALIA
Dopo il racconto dei testimoni
Palermo, migranti morti in stiva: dieci arresti per omicidio
Una decina di testimoni, quasi tutti pakistani, hanno raccontato atrocità terribili, spiegando che nella stiva erano "almeno in duecento e l'altezza era di circa un metro e mezzo"
Ad accusarli sono una decina di testimoni, quasi tutti pakistani, ascoltati dai magistrati e dagli investigatori della sezione Omicidi della Squadra mobile di Palermo, guidata da Carmine Mosca. I testimoni hanno raccontato atrocità terribili, spiegando che nella stiva erano "almeno in duecento e l'altezza era di circa un metro e mezzo". "Non respiravamo e se chiedevamo un po' di aria - raccontano - ci minacciavano e ci picchiavano".
I barconi su cui viaggiavano i 571 migranti, salvati dal pattugliatore svedese Poseidon che da tre mesi è impegnato nelle operazioni di Triton nel Canale di Sicilia, erano due. Poco più di un centinaio di persone sarebbero partite da Tripoli martedì scorso. Altre 460, invece, mercoledì notte da Zuwara, nel nord della Libia, a bordo di un barcone in legno, lungo poco più di 20 metri. Dopo cinque ore di navigazione, sarebbero sorti alcuni problemi ai motori. Proprio nella stiva di quest'ultima "carretta", dove erano state ammassate oltre duecento persone, sono stati scoperti i cadaveri di 52 persone.
Si terrà questa mattina nel carcere Pagliarelli di Palermo l'udienza di convalida del gip Giangaspare Camerini sui dieci maghrebini fermati. Il gip dovrà decidere entro lunedì se convalidare i fermi.