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POLITICA

Vertice a Palazzo Chigi prima del Consiglio Europeo

Immigrazione è scontro Governo-Regioni. Renzi: "Accogliere rifugiati". Zaia: "Prefetti si ribellino"

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Il presidente del consiglio Matteo Renzi incontra le Regioni e i sindaci in cerca di una quadra in tema immigrazione prima di volare al vertice di Bruxelles. Presente all'incontro anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

A Palazzo Chigi insiste sulla necessità di condividere l'emergenza con l'Europa e di un'Italia più forte, se unita e compatta, capace di parlare con una sola voce.

Quindi i necessari distinguo sui flussi: "Sul tema dell'accoglienza ci vogliono soluzioni che rispondano a requisiti etici e criteri di ragionevolezza", dice Renzi, "I richiedenti asilo si accolgono, i migranti economici vengano rimpatriati", sottolinea.
 
Bisogna "provare insieme" a risolvere il problema immigrazione. "Ci vuole condivisione in Europa. E più l'Italia si mostra compatta, meglio è. Siamo un Paese serio, solido, la cui risposta sul tema immigrazione deve essere condivisa e congiunta".

Vertice con i rappresentanti delle Regioni da cui emergono le contraddizioni e le contrarietà. A iniziare dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che entrando a Palazzo Chigi risponde senza mezzi termini a chi gli chiede se l'ipotesi di non accogliere nuovi profughi rischi di indebolire l'azione del governo in sede internazionale. "Le Regioni non sono presenti al Consiglio europeo - sostiene Maroni - Se Renzi ci autorizza potremmo fare lì la nostra battaglia. Ma è lui il responsabile e non può scaricare sempre sugli altri le colpe".

Sulla gestione condivisa dei flussi interviene il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sottolienando la stessa collaborazione al governo garantita "quando era ministro dell'interno Maroni. Con la distribuzione in maniera diffusa degli immigrati - ha aggiunto - non abbiamo avuto particolari problemi, non dico che non sia un problema ma li abbiamo gestiti".  

Netta la contrarietà del Presidente della regione veneta, Luca Zaia, che azzarda la provocazione: "I prefetti devono ribellarsi e non rispondere più alle telefonate del governo. Loro compito è rispettare le istanze dei territori, rappresentare, nel mio caso, i veneti fino in fondo (GUARDA VIDEO)"
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