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POLITICA

Inchiesta petrolio

M5S deposita la mozione sfiducia al governo in Senato, delegazione fermata a Tempa Rossa

l M5S ha depositato in Senato la mozione di sfiducia al governo per l'inchiesta sul petrolio. I Cinquestelle denunciano poi che ad una loro delegazione è stato impedito l'accesso all'impianto Total di Tempa Rossa. 

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l M5S ha depositato in Senato la mozione di sfiducia al governo per l'inchiesta sul petrolio e la capogruppo Catalfo ha chiesto a Grasso di convocare la Capigruppo per calendarizzarla in aula.

Dopo la manifestazione "#tuttiacasa" di ieri sera davanti al Centro Oli dell'Eni di Viggiano (Potenza), stamani una delegazione di parlamentari del Movimento cinque stelle va a Corleto Perticara (Potenza) per un'ispezione al sito di Tempa Rossa, dove è in realizzazione un Centro Oli della Total. La delegazione M5S dovrebbe essere composta dal senatore Andrea Cioffi e dai deputati Davide Crippa, Daniele Pesco, Luigi Gallo, Davide Scagliusi e Giuseppe L'Abbate. Il resto della delegazione pentastellata resta a Viggiano, dove manifesta per tutta la mattinata. 

I gruppi parlamentari M5S hanno detto che "è stato vietato a una delegazione di parlamentare del M5S l'ingresso all'impianto di Tempa Rossa, in quello che si rivela agli occhi come una sorta di 'principato'  della Total in territorio italiano".  "A dire di 'no' all'ingresso - continuano - una guardia della vigilanza all'ingresso del sito. E' stato chiesto di parlare con un responsabile ma ancora non si è fatto vivo nessuno. Alcuni parlamentari, poi, sono saliti sulla collina con vista sull'impianto, da cui hanno potuto osservare numerosi smottamenti artificiali per fare posto alla pianura che ospita l'impianto. E intorno - concludono - c'è il nulla, per questo c'è sempre stato silenzio attorno all'impianto". 


Ieri i parlamentari del Movimento 5 stelle, guidati dal vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, hanno partecipato alla manifestazione davanti al Centro Oli dell'Eni, "protetto" dagli addetti della sicurezza, per chiedere le dimissioni del Governo e per chiedere di votare "sì" al referendum anti trivelle del 17 aprile. 

Il mega impianto della Val d'Agri - dove la produzione è sospesa da giovedì scorso - è al centro di uno filoni dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza sulle estrazioni petrolifere in Basilicata.

"E' uno scandalo - ha detto Di Maio - che in questo momento il Governo sta facendo di tutto per occultare". Il vicepresidente della Camera si è rivolto anche al Presidente del Senato, Pietro Grasso. "Abbiamo presentato una mozione di sfiducia e vogliamo che si voti il prima possibile". Perché, secondo Di Maio, la maggioranza per sfiduciare l'Esecutivo c'è, almeno "a parole. Perché, a parole i numeri ci sono. C'è la maggioranza di chi dice di non essere d'accordo con Renzi". Poi, però, bisognerà passare ai fatti. "Quando si tratterà di votare la sfiducia - spiega Di Maio - non si dovrà scegliere tra Renzi e mandarlo a casa ma bisognerà scegliere tra il mantenere la poltrona e la coerenza, e noi negli ultimi anni abbiamo sempre scelto la coerenza. Ma più alta sarà la consapevolezza dei cittadini su quello che sta accadendo qui, in Basilicata, e più in Senato sentiranno la pressione degli stessi cittadini".


 
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