ITALIA
I lavoratori garantiscono la sicurezza dell'impianto
Ilva di Taranto, due scioperi per protestare contro la morte dell'operaio. Acciaieria al minimo
L'incidente nell'altoforno Uno. L'addetto alla manutenzione, Angelo Iodice, 54 anni, lavorava per una ditta esterna
Evitato il blocco degli impianti
Dalle 15 di ieri, invece, è in corso lo sciopero di 24 ore dei dipendenti diretti dello stabilimento, ma già nella tarda serata Fim, Uilm e Usb avevano firmato un accordo per revocare l'astensione dal lavoro nel solo reparto Acciaieria 1 (Trs, Cov, Cco1-5, Og, Ribaltamento paiole Grf). Ciò per consentire "lo smaltimento dei carri siluro e per il mantenimento in marcia al minimo tecnico per l'altoforno n. 2 e dei servizi correlati, evitando in tal modo di ricorrere alla richiesta di precetto prefettizio". E' stata la stessa azienda a chiederlo rappresentando "le possibili ripercussioni legate alla fermata prolungata degli impianti" al fine "di salvaguardare gli stessi e l'incolumita' del personale utilizzatore". L'area in cui ieri è avvenuto l'incidente mortale è stata sequestrata e la magistratura ha aperto un'inchiesta.
L'incidente
Iodice, responsabile della sicurezza della Global Service, è stato travolto da una macchina operatrice in retromarcia condotta da un dipendente della stessa azienda. L'uomo era impegnato a fare dei rilievi tecnici nella zona dei binari dove il 27 agosto scorso deragliò un carro siluro per un problema a uno scambio ferroviario, rovesciando 200 tonnellate di ghisa ad altissima temperatura che provocarono un principio di incendio e la distruzione di un tratto dei binari. Non ci furono feriti in quella circostanza. La Global Service, appaltatrice dell'Ilva, stava ripristinando dei binari dell'acciaieria 1.