ITALIA
Chiede convocazione Consiglio Affari esteri
Mogherini: "In Iraq nessun intervento militare italiano"
Il Ministro ha dichiarato che l'Italia interverrà "a sostegno del governo curdo". La necessità è "fermare lo Stato Islamico"
Roma
Nessun intervento militare italiano in Iraq ma un'azione di sostegno al governo curdo. Lo dichiara il Ministro degli Esteri Federica Mogherini. Ieri a Rainews24 aveva anticipato che di fronte all'emergenza dei profughi nel nord dell'Iraq il governo italiano stava valutando "nuove iniziative" che avrebbero potuto coinvolgere anche il Ministro della Difesa.
"Non si tratterà di un intervento militare vero e proprio, bensì di un intervento a sostegno dell'azione militare del governo autonomo del Kurdistan iracheno" ha precisato oggi il Ministro ai microfoni di Radio Anch'io su Radio Uno. "La necessità assoluta", ha sottolineato "consiste nel fermare lo Stato Islamico: con aiuti alla popolazione civile ma anche, per esempio, attraverso l'eventuale apertura di corridoi umanitari". Al riguardo, ha spiegato la titolare della Farnesina, insieme al ministero della Difesa, Roberta Pinotti, sono in corso "verifiche tecniche di fattibilità e consultazioni con i partner internazionali".
Serve però, dice, un'iniziativa comune europea e per questo ha scritto all'Alto rappresentante Catherine Ashton "per chiederle formalmente la convocazione di un consiglio Affari esteri che si dovrebbe occupare di Iraq, di Gaza e di Libia tre crisi che riguardano direttamente tutta l'Europa"
"Non si tratterà di un intervento militare vero e proprio, bensì di un intervento a sostegno dell'azione militare del governo autonomo del Kurdistan iracheno" ha precisato oggi il Ministro ai microfoni di Radio Anch'io su Radio Uno. "La necessità assoluta", ha sottolineato "consiste nel fermare lo Stato Islamico: con aiuti alla popolazione civile ma anche, per esempio, attraverso l'eventuale apertura di corridoi umanitari". Al riguardo, ha spiegato la titolare della Farnesina, insieme al ministero della Difesa, Roberta Pinotti, sono in corso "verifiche tecniche di fattibilità e consultazioni con i partner internazionali".
Serve però, dice, un'iniziativa comune europea e per questo ha scritto all'Alto rappresentante Catherine Ashton "per chiederle formalmente la convocazione di un consiglio Affari esteri che si dovrebbe occupare di Iraq, di Gaza e di Libia tre crisi che riguardano direttamente tutta l'Europa"