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POLITICA

Via dal Pd

Italia Viva, in 13 con Renzi al Senato. L'ex premier: "Con il governo fino al 2022"

Dalle file dei forzisti arriva Donatella Conzatti. Martedì a Camera e Senato l'annuncio dei Gruppi. Per Palazzo Madama il rebus del simbolo

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Matteo Renzi porta in Italia Viva 13 senatori scombinando un po' gli equilibri non solo del gruppo Dem, ma anche delle commissioni di palazzo Madama. Lasciano, infatti, il Pd l'attuale ministro per le politiche agricole Teresa Bellanova che diventa capo delegazione dei renziani al governo e che da senatore era in Commissione Industria. In Commissione Finanze, invece, i renziani che cambiano casacca sono 3: Francesco Bonifazi, Eugenio Comincini, Leonardo Grimani.

Il parlamentare sardo Giuseppe Cucca è componente della Commissione Giustizia, mentre Davide Faraone è agli Affari Costituzionali. Le altre new entry sono: Nadia Ginetti che è alle Politiche per l'Unione europea (XIV commissione); Ernesto Magorno in Commissione Agricoltura; Laura Garavini, vicepresidente della Difesa; il piemontese Mauro Maria Marino, uomo 'chiave' nell'iter delle leggi di bilancio a Palazzo Madama, è invece il vicepresidente della commissione Bilancio; Daniela Sbrollini, componente della commissione Agricoltura e della bicamerale sulle Questioni regionali;  Valeria Sudano membro sia dell'Ambiente che dell'Antimafia. Dalle file dei forzisti arriva poi Donatella Conzatti, esponente della Commissione Finanze e di quella contro il Femminicidio.



"Nel momento in cui prendiamo l'impegno di garantire che la legislatura arrivi almeno fino all'elezione del Presidente della Repubblica, nel 2022, noi non faremo quelli che fanno il controcanto quotidiano", assicura ai microfoni di Rai Radio3, Matteo Renzi che conferma l'intenzione di presentare il simbolo di Italia Viva alla Leopolda. Nell'attesa di conoscere il simbolo, il nome "Italia Viva" ha già scatenato non poche polemiche visto che è lo stesso che usò l'ex segretario Dem Walter Veltroni nella campagna elettorale del 2008 quando il Pd (37,55%) perse le elezioni contro il Pdl (46,81%) di Silvio Berlusconi. La scritta "Italia Viva", a caratteri cubitali bianchi su sfondo verde chiaro, apparve sul pullman con il quale Veltroni andò in giro per l'Italia.

"Non sarò io a partecipare ai tavoli - spiega poi Renzi - ma ci sarà il segretario o il leader. Lo decideranno nei prossimi giorni. Ma se la mia presenza è considerata ingombrante, si sappia che non ho fatto questa operazione per sedermi attorno a un tavolo".

Duro il commento dell'ex segretario Dem Pierluigi Bersani: "Da Renzi solo vecchia strategia, lui vuole un partito personale".

Gruppi Italia Viva, verso l'annuncio martedì a Camera e Senato
Sarà probabilmente martedì 24 settembre la giornata dell'anuncio ufficiale dei gruppi renziani Italia Viva, sia alla Camera sia al Senato. I presidenti dei due rami del Parlamento, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, dovrebbero rendere nota in Aula la lettera con la firma dei rispettivi parlamentari che dichiareranno di aderire all'iniziativa di Matteo Renzi.

Alla Camera, secondo quanto si apprende, il gruppo può contare al momento su 24 deputati, al Senato su 14 (Renzi compreso). Ma i numeri possono cambiare fino a quando le adesioni non saranno formalizzate. A Montecitorio sarà costituito un gruppo autonomo poiché è soddisfatto il requisito richiesto di un numero di deputati superiore a 20.

Al Senato, in base al nuovo regolamento in vigore dallo scorso anno, per la costituzione del gruppo servono due requisiti, il numero degli aderenti almeno di 10 e il simbolo che deve essere stato presentato alle elezioni e deve aver prodotto eletti. La componente renziana non soddisfa il requistito del simbolo. La prima soluzione che si prospetta, quella che Renzi preferisce, è ottenere una deroga al regolamento da parte della Presidente del Senato. Che a sua volta, prima di decidere potrebbe interpellare il Consiglio di presidenza o la Giunta per il regolamento, essendo questo un caso inedito.In alternativa, Renzi sarebbe pronto a chiedere l'aiuto del senatore socialista Riccardo Nencini, che oggi fa parte del gruppo misto e che potrebbe concedere il simbolo del Psi, di cui ha piena disponibilità. Anche Nencini in queste ore starebbe lavorando per sondare l'orientamento del partito. Si tratterebbe di una 'manovra parlamentare' non di una forma di 'assorbimento' del Psi in Italia Viva. Il nuovo gruppo che eventualmente si costituirà, e che quindi vedrebbe anche l'adesione di Nencini in aggiunta agli altri senatori, porterebbe la doppia denominazione. Nell'eventualità che entrambe le strade dovessero risultare non percorribili, i renziani al Senato confluirebbero nel gruppo misto. Ma sembra una possibilità alquanto remota.

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