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POLITICA

Ospite a 'In mezz'ora'

Jobs Act, Landini: "Il governo non ha la fiducia del Paese"

Intervista al numero uno della Fiom sulla riforma del lavoro e sulla politica economica del governo. Sul suo futuro ribadisce: "voglio fare il sindacalista"

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"Il Governo può mettere le fiducie che vuole ma noi non ci fermiamo". Il messaggio all'esecutivo è del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a 'In mezz'ora'. Il numero uno dei metalmeccanici, ad una domanda sull'ipotesi che il Jobs Act possa passare anche alla Camera senza modifiche, usa toni forti nei confronti del governo: "L'unico modo per far cambiare l'idea al Governo è di convincerlo che noi abbiamo la maggioranza dei  consensi" - sottolineando che "la fiducia che il governo ha in Parlamento, nel Paese non ce l'ha". 

Una fiducia che, secondo Landini, porta i lavoratori a non veder rappresentati i propri interessi, "nè dal Governo, nè dal Pd". Politica che il segretario della Fiom allontana: "Non scendo in politica. Io voglio continuare a fare il sindacalista, voglio però che sia chiaro che a me di fare la minoranza non me ne frega proprio nulla. Voglio rappresentare le persone". E per cambiare un Paese "lo devi governare, non devi stare all'opposizione". "Renzi si scordi di trasformare la battaglia che la Fiom e la Cgil stanno facendo, a semplice battaglia politica di qualche corrente del suo partito. Se il Pd è diviso sono fatti suoi - ha continuato- . Di fare la minoranza non me ne frega nulla. Non me ne frega nulla se dicono che valgo il 10%". Sul premier ha invece commentato: ""Su Renzi ho cambiato idea quando ho capito che lui scelse le politiche di Confindustria" e di "seguire quello che gli chiedeva l'Ue". "Quando incontrai Renzi - ha detto - parlammo di art.18. Lui mi disse che l'Europa premeva su di lui e io gli dissi che se avesse toccato l'art. 18 avrebbe aperto la strada per un conflitto nel Paese. All'inizio diceva di voler cambiare Paese e io dissi 'cambiamolo insieme'". 

Ritornando poi sugli scontri tra i lavoratori dell'Ast di Terni Landini ha confermato: "In quella piazza siamo stati aggrediti, abbiamo feriti e ricoverati, ma noi non abbiamo alzato un dito. Anzi - ha aggiunto - mi assumo la responsabilità di aver garantito l'ordine pubblico", evitando che "la situazione degenerasse". 

Infine ha annunciato il doppio sciopero dei metalmeccanici: "Lo sciopero generale di 8 ore della Fiom sarà articolato con "due manifestazioni". Una che riguarderà il Nord e il Centro-Nord con una manifestazione a
Milano il 14 novembre. E una che riguarderà il Sud e il Centro-Sud e che avrà una manifestazione a Napoli il 21 novembre". 
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