POLITICA
Palazzo Chigi
Jobs Act, Renzi incontra i sindacati: "Ci sono sorprendenti punti di intesa"
Vertice del governo con i rappresentati dei lavoratori, poi sarà il turno delle imprese. Sul tavolo la riforma del lavoro, i contratti e i salari. Probabile la richiesta di fiducia domani al Senato sul Jobs Act attraverso un maxiemendamento
Dopo Renzi hanno quindi preso la parola il segretario della Uil Luigi Angeletti, poi Annamaria Furlan, segretario generale aggiunto della Cisl e, solo alle 9.15, la leader Cgil Susanna Camusso, in ritardo quindi sulla tabella di marcia che prevedeva, già per le 9, l’incontro sempre a palazzo Chigi tra il premier e gli imprenditori.
Incontro conclusosi con almeno sino a ieri inaspettati segnali di ottimismo, tanto che al termine il premier ha commentato: "Ci sono sorprendenti punti di intesa" con i sindacati. "Sulle politiche attive del lavoro – ha sottolineato - vorrei ragionare su questo e coinvolgere voi, ma io non voglio farmi i fatti vostri, voi, però, potete farvi i miei". Ed il premier vedrà nuovamente i sindacati per approfondire i temi del lavoro e della legge di stabilità il 27 ottobre prossimo.
Ottimismo non condiviso però dai sindacati, ed in particolare dalla Cgil, con Susanna Camusso che dice: "Non ci sono novità". Più morbide invece le posizioni di Cisl e Uil che apprezzano comunque l'apertura di un confronto.
Emendamento che recepisce indicazioni della minoranza Pd
Il Governo sta valutando un emendamento sul Jobs act con norme sulla rappresentanza sindacale e sull'ampliamento della contrattazione decentrata. Lo ha detto il premier Matteo Renzi secondo quanto riferito da partecipanti alla riunione con i sindacati. “Sarebbe nostra intenzione introdurre nell'emendamento 'al Jobs Act' la regolazione della rappresentanza sindacale e un ampliamento della contrattazione decentrata e aziendale". "Sono emendamenti condivisibili – ha spiegato il premier - che mi sono stati suggeriti dal mio partito. In particolare dalla parte che non sta con me".
Articolo 18
Resterà inalterata la possibilità di essere reintegrati nel posto di lavoro nel caso di licenziamenti discriminatori e disciplinari "ma previa la specifica della fattispecie". E' il premier Renzi ad annunciare ai sindacati l'ultima versione sull'art.18. Tra gli obiettivi dell'esecutivo anche "la riduzione delle forme contrattuali".
Legge di stabilità: 1mld per la scuola
Nella legge di Stabilità è previsto lo stanziamento di 1 miliardo per la scuola e di 2 miliardi per la diminuzione delle tasse sul lavoro. Lo ha riferito lo stesso Renzi ai sindacati. Sarà inserita pure una quota aggiuntiva di 1,5 miliardi per estendere gli ammortizzatori sociali.
80 euro saranno strutturali
Il bonus fiscale ai lavoratori dipendenti (i cosiddetti 80 euro) sarà strutturale a partire dal 2015. Lo ha detto il premier Renzi spiegando che si stanno studiando le modalità tecniche per l'operazione.
Le tre “T”
Ci sono tre stabilimenti da salvare urgentemente, Termini Imerese, l'Ilva di Taranto e l'Ast di Terni: "Sono le tre T di cui bisogna subito occuparsi insieme", ha detto il presidente del Consiglio.
Il siparietto canoro con la Camusso
C'è stato spazio anche per ironie e battute sul 'tormentone' Margareth Tatcher e per un siparietto 'musicale' tra governo e sindacati, al tavolo della sala Verde di Palazzo Chigi. Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan hanno infatti risposto per le rime alla battuta fatta ieri da Susanna Camusso, che sui tempi dell'incontro di questa mattina aveva citato una famosa canzone: "Un'ora sola ti vorrei". Il ministro dell'Economia ha citato di contro la canzone Quattro minuti (una canzone del rapper Mondo Marcio, anche se a qualcuno al tavolo è venuto il dubbio che volesse piuttosto riferirsi a Cinque minuti del cantante Maurizio). Il premier invece ha chiamato in causa la canzone "Una settimana un giorno" di Edoardo Bennato: "Una settimana, un giorno solamente un'ora a volte vale una vita intera...". Bennato, ha scherzato Renzi, "a me piace da morire anche se adesso va a cantare per Grillo".