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ITALIA

"E' possibile che l'Italia sfrutti la nuova flessibilità"

Katainen: "Il Jobs Act è equo, creerà lavoro"

Il vicepresidente della commissione Ue promuove le riforme dell'Italia: "L'Europa ha disperato bisogno di crescita"

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Il Jobs Act "aiuterà le assunzioni ed è più equo rispetto ai giovani". Così il vicepresidente della Commissione Ue Jyrki Katainen davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato a Roma, sottolineando che "tutte le riforme del governo italiano sono giuste e importanti e aumenteranno la competitività", compresa quella della Giustizia. "La maggior parte delle 'medicine' che devono essere prese per creare lavoro - osserva Katainen - sono nelle disponibilità degli stati membri". Per esempio "quello dell'elevata pressione fiscale che grava sulle imprese italiane è un tipico problema che è nelle mani dei politici italiani, l'Ue non ha competenza in materia fiscale. Molte questioni relative alla competitività sono di competenza dei legislatori nazionali".

Flessibilità e deficit
"E' possibile" anche se "bisogna attendere le previsioni" di primavera, che l'Italia possa sfruttare la nuova clausola sulla flessibilità sui conti della Ue. afferma il vicepresidente della Commissione Ue che ha assicurato: "Il Fondo rischi sarà completo entro giugno ma cominceremo l'attività di prestito già prima dell'estate".  Mentre sul deficit ha aggiunto: "La Commissione deciderà a marzo sui deficit di Italia, Francia e Belgio. Per ora non ho nuovi dati e mi è impossibile dire di più". 

Jobs Act e Giustizia
Le riforme proposte dal Governo italiano sono importanti e secondo me, a titolo personale, sono tutte giuste e aumenteranno la competitività del Paese. Questo è quanto ci dicono gli operatori privati".  Katainen indica in particolare Jobs Act e riforma della giustizia che "se attuata rapidamente e in modo efficiente realizzerà un cambiamento positivo, secondo quanto ci dicono i privati". 

"C'è un disperato bisogno di crescita"
In Europa "abbiano tutti disperatamente bisogno di crescita economica. Il motore sono gli investimenti e tutti i paesi soffrono di una carenza di investimenti". Per questo la Commissione Ue ha deciso di dare "massima priorità" al rilancio degli investimenti. In Europa c'è "tanta liquidita e capitali privati" e bisogna che si muova e "produca investimenti". Spiega Katainen rilevando come a tal scopo serve il fondo europeo di investimenti strategici che condividendo il rischio possa mobilitare i capitali privati. Il piano Juncker "non è una bacchetta magica" per "risolvere tutti i problemi dell'Europa e del mondo" ma una componente della strategia, conclude Katainen.

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