SPETTACOLO
8 minuti di applausi per Bellocchio
Laurie Anderson racconta Lou Reed
La moglie di Lou Reed ricorda nel film Heart of a dog il marito scomparso. Napolitano in sala al film Sangue del mio Sangue
Venezia
8 minuti di applausi per il film Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio. E tra gli spettatori in sala c'era anche il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano che, uscito dalla sala, ai nostri microfoni ha detto: "Cosa penso del film? Ho bisogno di tempo per rifletterci". Napolitano ha detto che il suo film preferito del regista di Bobbio e' la Bella addormentata, lui che si è speso molto sul caso di Eluana Englaro. E poi alla domanda se abbia ambizioni di critico cinematografico ha detto: l'ho fatto per un anno in gioventù ora sono fuori allenamento.
C’è tanta curiosità attorno a “Heart of a Dog”, il film di Laurie Anderson prodotto dal network franco-tedesco Arte. Una specie di diario di suggestioni e ricordi. La musicista e performer americana, per anni legata al marito Lou Reed, partendo dalle sue personali esperienze, riflette sulla vita, sulla morte e sull’assenza.
Il regista polacco Jerzy Skolimowski – coi suoi misteri - torna in concorso alla Mostra del Cinema.“11 minuti” è un racconto corale di ordinario caos metropolitano. Le porte scorrevoli del destino si aprono e si chiudono. Un’inattesa concatenazione degli eventi. Tanti percorsi individuali, scollegati, inaspettatamente convergono in un sol luogo, e per un brevissimo lasso di tempo.
Tra le sorprese della sezione cadetta della Mostra c’è il terzo lungometraggio del francese Samuel Collardey “Tempete”. La burrascosa vita familiare di un marinaio che – dopo il divorzio – deve svezzare i tre figli adolescenti che navigano in acque sconosciute.
di Stefano Masi e Laura Squillaci
C’è tanta curiosità attorno a “Heart of a Dog”, il film di Laurie Anderson prodotto dal network franco-tedesco Arte. Una specie di diario di suggestioni e ricordi. La musicista e performer americana, per anni legata al marito Lou Reed, partendo dalle sue personali esperienze, riflette sulla vita, sulla morte e sull’assenza.
Il regista polacco Jerzy Skolimowski – coi suoi misteri - torna in concorso alla Mostra del Cinema.“11 minuti” è un racconto corale di ordinario caos metropolitano. Le porte scorrevoli del destino si aprono e si chiudono. Un’inattesa concatenazione degli eventi. Tanti percorsi individuali, scollegati, inaspettatamente convergono in un sol luogo, e per un brevissimo lasso di tempo.
Tra le sorprese della sezione cadetta della Mostra c’è il terzo lungometraggio del francese Samuel Collardey “Tempete”. La burrascosa vita familiare di un marinaio che – dopo il divorzio – deve svezzare i tre figli adolescenti che navigano in acque sconosciute.