POLITICA
Job act
Art.18 dopo 3 anni: tra i nuovi emendamenti minoranza PD. Poletti: "Confronto, ci pensa Renzi"
Circa 40 senatori del Partito democratico hanno presentato in Senato un pacchetto di 7 emendamenti sull'articolo 4 al Jobs Act, quello che introduce il contratto a tutele crescenti. Quindi i singoli dem presenteranno proposte di modifica anche su altri punti. Il ministro del Lavoro: "Licenziamenti discriminatori sono fuori discussione"
L'emendamento sulle tutele crescenti ha come primo firmatario Federico Fornaro ed è stato al momento sottoscritto da altri 28 senatori. L'emendamento prevede che per i "nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti le tutele del contratto a tempo indeterminato vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge siano riconosciute in relazione all'anzianità di servizio, con il piano godimento
delle stesse a partire dal quarto anno di assunzione". La stessa proposta prevede anche il monitoraggio della nuova procedura sui licenziamenti senza giusta causa introdotta due anni fa dalla legge Fornero e una sua eventuale revisione. L'obiettivo, spiega Guerra, è quello di "renderla semmai più veloce o piu' certa".
Sul tema dell'articolo 18, ha spiegato Guerra, quello che "preoccupa" è che ci possa essere una "lettura della delega alla Sacconi. Poletti ha detto che la delega è ancora aperta ma per noi questo non va bene. Per noi non è possibile che un nuovo assunto non possa aspirare mai, neanche dopo un periodo di prova, allo stesso piano di tutele dei lavoratori che sono lì da più tempo. Il problema dell'articolo 18 - aggiunge - non è il reintegro, che è sacrosanto, ma la certezza dei tempi: per questo chiediamo di fare una verifica della procedura attualmente prevista. Ricordiamoci che stiamo parlando non di licenziamenti per motivi economici o per
giusta causa, ma di licenziamenti illegittimi".
Sulla discussione nel Pd aveva parlato proprio il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che rispondendo ad alcune osservazioni ha chiarito che "il reintegro per i licenziamenti discriminatori non è mai entrata nel dibattito discussione, era doveroso chiarire il punto. Sul resto c'è un confronto nel Partito democratico: io faccio il ministro, al resto pensa il segretario". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, parlando con i giornalisti al termine della riunione dei senatori dem sul Jobs act.
Sacconi (Ncd): "Emendamenti irricevibili"
Gli emendamenti presentati dalle minoranze Pd al Jobs act sono "irricevibili" e fanno emergere "una visione vecchia e ideologica". "Noi non li voteremo mai". Questa la posizione del presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi (Ncd).