Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Legge-di-Stabilita-Brunetta-Partita-di-giro-anzi-di-raggiro-bccbb327-5a00-45a0-bbe4-de5cf23462a6.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Manovra

Legge di Stabilità, Brunetta: "Partita di giro, anzi di raggiro..."

Il presidente dei deputati di Forza Italia commenta così la manovra presentata dal governo: "Vediamo se nella notte, tra una slide e l'altra, arriverà a 40 miliardi, dai 36 delle ore 21.30"

Condividi
"Legge di stabilità buona come il pane, quella appena presentata da Renzi in conferenza stampa. E come il pane lievita. Vediamo se nella notte, tra una slide e l'altra, arriverà a 40 miliardi, dai 36 delle ore 21.30. Fino a 4 giorni fa doveva essere di 22-23 miliardi, ieri l'avevamo lasciata a 30. E' bastato un passaggio in Consiglio dei ministri per portarla a 36. Poco male, perché i problemi sono sempre gli stessi". Lo sottolinea Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.

"Tante buone cose - aggiunge nella riduzione della pressione fiscale, nella decontribuzione delle assunzioni, nell'eliminazione dell'Irap lavoro, tutte già contenute nei programmi di centrodestra, salvo non aver posto, Renzi, alcuna attenzione sulle coperture, che ha dovuto spiegare ricorrendo al termine edulcorato ed esoterico di 'Spending', o a riferimenti poco amati come Comuni, Province e Regioni, per non dire che si tratta di tagli alla sanità, tagli ai servizi dei comuni, tagli ai servizi delle province, probabilmente tagli alle pensioni. E quella riduzione delle tasse che si farà a livello centrale si tradurrà in aumento delle tasse locali per i cittadini, ad opera di Regioni e Comuni".

"Una partita di giro, anzi di raggiro"
"Una partita di giro, anzi di raggiro. Per non parlare dei quasi 4 miliardi di recupero dell'evasione, incrementali rispetto a quelli già inclusi nel tendenziale. Pie illusioni. Paradossale poi l'eliminazione delle clausole di salvaguardia di Letta, perché ogni taglio di tasse o aumento di spesa di questa manovra dovrà essere garantito da nuove clausole di salvaguardia targate Renzi. Se non è il gioco delle tre carte, poco ci manca. In ogni caso la verità verrà a galla già nelle prossime ore, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, nei passaggi parlamentari del provvedimento. E si vedrà se il governo Renzi avrà la maggioranza, non tanto per tagliare le tasse o per aumentare le spese, quanto per approvare tutti i provvedimenti dolorosi di copertura. Se pensiamo a quello che è successo ieri al Senato con la Nota di variazione al Def, passata con il soccorso di un transfuga grillino, se fossimo in Renzi non staremmo tanto sereni. Come non staremmo sereni guardando quello che è successo nelle borse e sui mercati finanziari nella giornata di oggi. Il tutto a causa dell'azzardo morale della Grecia, che mal sopporta l'austerità imposta dalla Troika. Cosa penseranno i mercati della manovra presentata questa sera, per metà non coperta e per l'altra metà in deficit? Ripetiamo: se fossimo in Renzi non staremmo tanto sereni". 
Condividi