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POLITICA

Il nodo delle riforme

Italicum, Camera approva mozione maggioranza con 293 sì e 157 no

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L'Aula di Montecitorio ha approvato la mozione della maggioranza con cui la Camera si impegna 'ad avviare, nelle sedi competenti, una discussione' sulla legge elettorale in vigore dal luglio scorso (il cosiddetto Italicum, ndr) 'al fine di consentire ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente vigente e valutare la possibile convergenza sulle suddette proposte'.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, aveva espresso parere favorevole.

Il documento presentato da Pd e firmato anche da Ap e componenti del gruppo Misto, ha ottenuto 293 sì e 157 no (13 gli astenuti). Respinte invece le mozioni presentate da Sinistra italiana, M5S e quella unitaria depositata da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, sulle quali il governo aveva espresso parere contrario. Questi i numeri: Sinistra italiana (109 sì e 287 no); M5s (74 sì e 314 no) e centrodestra (favorevoli 43 contrari 315).

Il testo è passato senza il sì delle minoranze del Pd, che chiedono anche'esse di cambiare l'Italicum ma giudicano troppo vaga la mozione e non hanno partecipato al voto.

Rosato: disponibilità Pd a dialogo reale, partiti scoprano carte
"Ognuno di noi ha un'idea di una legge elettorale perfetta. In quest'aula ce ne sono moltissime, ma l'Italicum ha raggiunto un compromesso su rappresentanza e governabilità e questo è un punto qualificante. Non è una legge perfetta, per questa siamo disponibili a cambiarla e la nostra disponibilità è reale. C'è la volontà di dialogare all'interno del nostro partito e con le altre opposizioni. Però c'è bisogno di scoprire le carte. Per noi si può fare subito, altri hanno altre idee: darlo dopo il referendum". Così Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, nel corso delle dichiarazioni di voto sulle mozioni di modifica all'Italicum.
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