POLITICA
Reazioni indignate
Leghista Comencini da Pontida insulta Mattarella, esplode la polemica
Salvini: "Toni sbagliati ma la gente si sente tradita"
Immediata la reazione indignata di diversi esponenti politici. Il dem Emanuele Fiano della presidenza del Gruppo si dice certo che "il Deputato della Lega Comencini sarà chiamato dalla magistratura a rispondere di vilipendio al Presidente della Repubblica, sempre che lui e il suo segretario Salvini non si scusino immediatamente e ritrattino". "A me fai schifo tu - replica il senatore del Pd, Davide Faraone - Primo perché insulti un grande galantuomo come Sergio #Mattarella, secondo perché dimostri di non conoscere la Costituzione e le nostre regole democratiche. Reazione rabbiosa di un cretino fortunatamente cacciato all'opposizione".
Per l'esponente Pd Stefano Pedica "l'attacco del leghista Comencini a Mattarella è gravissimo. Le sue parole si configurano come vilipendio al Capo dello Stato. Chieda scusa immediatamente al presidente o mi farò promotore di una denuncia per le gravissime offese". "Basta con queste cialtronerie, il paese sta finalmente conquistando la fiducia persa con il passato governo e non se ne può più di ascoltare solo offese. Tutta la mia solidarietà al presidente Mattarella".
"Mi auguro che il deputato Comencini - scrive su twitter il deputato Pd Filippo Sensi - rinunci ai suoi privilegi e risponda degli insulti rivolti al Capo dello Stato. Così come chiedo a Salvini e alla Lega di prendere immediatamente le distanze dalle sue parole a Pontida. Una cosa è il giudizio politico, un'altra questa vergogna".
Salvini: toni sbagliati ma la gente si sente tradita
"Sono toni sicuramente sbagliati. Però, sento decine di persone che chiedono 'ma perché non si vota?'. Sono assolutamente convinto che si debba mantenere il rispetto, ma è anche chiaro che la maggioranza degli italiani si sente tradita e presa in giro. Siamo sempre lì: perché il Pd è al governo? A una persona normale questa sembra una follia". Così il leader della Lega, Matteo Salvini commenta, in un'intervista al Corriere della Sera, le dichiarazioni di Vito Comencini.