SALUTE
Giornata mondiale della Salute
Salute, Lorenzin: "La sfida di oggi è non far ammalare le persone"
"Expo sarà l'occasione per confrontarsi su come nutrire bene il paese". Poi parla delle priorità del ministero della Salute: la resistenza agli antibiotici e ai vaccini, "l'obiettivo è quello di rimanere in salute il più possibile"
La dieta mediterranea è patrimonio di tutto
Secondo il ministro "Dobbiamo promuovere lo stile made in Italy". Poi aggiunge: "Bisogna, ad esempio, ridurre il consumo dei farmaci: l'obiettivo è quello di rimanere in salute il più possibile".
Prioritario il tema della resistenza agli antibiotici
Proprio il tema della resistenza agli antibiotici è ''una priorità'' del ministero della Salute assieme ai vaccini. "Non abusare di antibiotici è un problema culturale, si capisca che vanno presi solo quando li prescrive il medico. Poi c'è la parte degli animali: noi abbiamo controlli molto severi, che registrano quelli somministrati negli allevamenti. Dal momento in cui l'antibiotico viene somministrato agli animali, fino al momento in cui la carne viene macellata, passa un tempo che permette agli antibiotici di essere smaltiti".
Il lavoro dei Nas
Il ministro ha poi elogiato il lavoro dei Nas. "Dobbiamo ringraziare il lavoro che fanno i nostri Nas: fanno più di 38mila controlli l'anno e dietro c'è un lavoro di intelligence e in questo modo teniamo sotto controllo le produzioni italiane. Spesso leggiamo cose che ci spaventano ma le cose emergono perché le controlliamo".
"Nessuna sorpresa dal Def"
A margine della conferenza ha poi parlato del Def. "Non mi aspetto sorprese, noi abbiamo contribuito alla stesura del documento in cui vengono anticipati i timing di applicazione del Patto della Salute", e ha ricordato: "Come si sa le centrali uniche di acquisto sono già previste e stiamo lavorando sulla riduzione degli sprechi per beni, servizi e forniture".
Dopo il sacrificio gli investimenti
"Per noi è estremamente importante per il prossimo anno, dopo il sacrificio di questo anno, poter reinvestire sui nuovi farmaci sperimentali, sulle tecnologie, sul personale e sulle infrastrutture sanitarie, perchè è anche un problema di investimenti" Poi parla di risparmio "Possiamo recuperare dieci - dodici miliardi, ma ovviamente va fatto con una riprogrammazione del sistema e anche di armonizzazione dei controlli, dalle Alpi agli Appennini".