POLITICA
Di Maio: Senza il 40 per cento cercheremo convergenza su temi, non su poltrone
Il candidato premier del M5S ospite a 'Che Tempo che Fa' afferma che il Partito Democratico e tutta l'ala di sinistra non riconosce più Renzi come il candidato di centrosinistra. Se andasse al governo, il Movimento 5 Stelle avrebbe come obiettivo quello di chiedere all'Europa di cambiare i trattati
Sul mancato confronto Tv con Matteo Renzi, il candidato premier pentastellato ha fatto presente che: "Il terremoto del voto in Sicilia ha completamente cambiato la prospettiva. Volevo avviare la campagna elettorale con il candidato di centrosinistra. Ma non credevo andasse così male. E che il Partito Democratico e tutta l’ala di sinistra non lo riconoscesse più come leader. Non potevo legittimarlo io». In questo modo Luigi di Maio ha giustificato il mancato confronto televisivo con il segretario del Pd Matteo Renzi, dopo che lui stesso aveva chiesto un incontro mentre sul caos che ha travolto il Pd ha asserito: "Chi sarà il candidato? Non scommetterei su nessuno. La sinistra ha sempre dimostrato di litigare per le poltrone così tanto da suicidarsi politicamente da sola".
Se andasse al governo, il Movimento 5 Stelle avrebbe come obiettivo quello di chiedere all'Europa di cambiare i trattati e "se non dovessimo essere ascoltati, come estrema ratio useremo il referendum sull'euro" ha poi detto Di Maio anche se il Movimento vuole rimanere nell'Unione Europea e nell'unione monetaria.
Luigi Di Maio si è detto pronto per guidare il paese: "Questo è il momento dei giovani: i presidenti di Austria e Francia sono giovani, c'è una nuova generazione europea pronta a riprendersi la politica"aggiungendo: "Tutti quelli che in questi anni hanno detto 'mi sento pronto' hanno fallito perché pensavano di portare avanti da soli un Paese. Noi vogliamo fare squadra" ed ha assicurato che presenterà "la squadra di governo prima delle elezioni".