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POLITICA

La due giorni del Movimento

M5s: al via le Olimpiadi delle idee, riflettori su Recovery Fund, scuola e smart working

A inaugurare la prima giornata dei lavori è stato il patron di Rousseau, Davide Casaleggio, che ha richiamato tutti a perseguire ancora "il sogno civico che abbiamo nel cassetto"

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La riapertura delle scuole, l'utilizzo del tesoretto del Recovery Fund, il lavoro: i Cinque Stelle si ritrovano al termine del lungo stop dettato dall'emergenza Coronavirus e lo fanno con una due giorni dal titolo Le Olimpiadi delle Idee. Lo scopo è raccogliere idee e suggerimenti per la stagione politica che va aprendosi, a cominciare dalla sfida sul piano nazionale di rilancio legata al Recovery Fund.

Non sono gli stati Generali che sarebbero dovuti tenersi a marzo e poi rinviati 'sine die', ma le Olimpiadi delle Idee rappresentano comunque un nuovo terreno di confronto interno e un modo per ricucire i rapporti con la base, dopo mesi di lockdown.

Tutto da remoto, ovviamente, grazie alla piattaforma Rousseau che garantisce la possibilità di muoversi fra i tavoli tematici virtuali, passando da una sessione sulla formazione a una sul governo o sugli esteri.

A inaugurare la prima giornata dei lavori è stato il patron di Rousseau, Davide Casaleggio, che ha richiamato tutti a perseguire ancora "il sogno civico che abbiamo nel cassetto". Il punto di partenza rimane la vittoria ottenuta a Bruxelles sul Recovery Fund, tema che porta con sé anche quello del Mef. I Cinque Stelle rimangono su una linea di contrarietà all'utilizzo del Meccanismo europeo di stabilità, come ha precisato anche oggi in una intervista Vito Crimi, e con il vice presidente del Parlamento Europeo, Fabio Massimo Castaldo indicano nella lotta all'evasione fiscale e al dumping la nuova sfida da vincere: "E' stata vinta una battaglia importante in Europa grazie all'importantissimo negoziato di Conte, ma questo momento di difficoltà ha portato alla luce altre battaglie, come il contrasto dell'elusione fiscale delle imprese. Secondo stime del Fmi i paradisi fiscali conta 650 miliardi di dollari l'anno come mancate entrate. Una cifra impressionante", spiega Castaldo. 

Ma la parte del leone l'hanno fatta i ministri. O, meglio, le ministre: da Dadone ad Azzolina a Pisano, è stata tutta rosa la carrellata di esponenti del governo, arricchita anche dalle sindache Virginia Raggi e Chiara Appendino. Dalla riapertura delle scuole allo smart working, sono stati numerosi i nodi di questa fase di ripartenza ad essere stati toccati. "Ce la stiamo mettendo tutta per farcela a riaprire la scuola il 14 settembre, ovviamente in presenza e in sicurezza", ha assicurato la ministra della Scuola, Lucia Azzolina, che poi si è soffermata sulla didattica a distanza che si è imposta durante il lockdown e al quale la scuola non rinuncerà: "Non vogliamo rinunciare a fare la didattica digitale che si potrà utilizzare anche in classe, e non solo con lo studente a casa e il professore a scuola. Ci sono già delle scuole innovative, delle avanguardie educative che la usano già, ed è molto apprezzata dai nostri studenti".

Da salvare di questa crisi è, per la ministra della Pubblica Amministrazione, lo smart working: "La mia idea 'ribelle' riguarda il lavoro smart nella Pubblica Amministrazione, ci ha permesso di mantenere il distanziamento e di portare avanti i servizi pubblici senza disfunzioni", ha spiegato Fabiana Dadone. "E' stata una grandissima prova e vorrei che fosse il traino anche nella ripartenza, organizzando il lavoro in maniera completamente diversa". Insomma, come sintetizza la ministra dell'Innovazione, "se durante il periodo del lockdown non avessimo avuto la connettività molti cittadini non avrebbero potuto continuare a studiare o lavorare. E' un bene esserci scoperti digitali, ora lo Stato deve però stabilizzare la situazione: adesso dobbiamo fare in modo che la connettività sia ovunque, e che venga percepita normale, come l'acqua lo è per noi ogni mattina per la doccia", sottolinea Paola Pisano. 

A margine dell'evento, tuttavia, non sono mancate le polemiche. Sui tavoli, benché digitali, dell'evento piomba la notizia della nuova indagine che coinvolge la giunta lombarda e gli esponenti di primo piano del partito reagiscono chiamando in causa il leader della Lega, Matteo Salvini. "Salvini nelle sue vacanze itineranti per l'Italia va in giro a straparlare del buongoverno del centrodestra. Se il riferimento e' la Lombardia siamo alle comiche. E' evidente che attacca tutti per cercare di distrarre l'attenzione dalla Lega e dai suoi continui disastri", dichiara Danilo Toninelli. 
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