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POLITICA

Pubblica Amministrazione

Madia: niente Jobs Act per gli statali. sì al licenziamento per i dirigenti inadeguati

La riforma della P.A. sarà votata nei prossimi giorni al Senato: "Manager autonomi e indipendenti dalla politica" promette il ministro. Nel pubblico impiego resterà il reintegro in caso di licenziamento ingiustificato

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A giorni la riforma della Pubblica Amministrazione targata Madia verrà votata in aula al Senato ed entro l'estate dovrebbe esser legge. Uno dei capitoli principali, rivela il ministro in un'intervista a "la Repubblica", sarà la possibilità che "un dirigente inadeguato venga licenziato": "Avevamo davanti due strade - spiega il ministro della P.A. - il modello anglosassone dello spoils system o quello di una dirigenza autonoma e indipendente dalla politica. Abbiamo scelto quest'ultima pensando però che autonomia e indipendenza non coincidano con l'inamovibilità dei dirigenti". Inoltre, il ministro dice che il Jobs Act (senza le tutele dell'articolo 18) non varrà per il pubblico impiego.

La figura del dirigente pubblico 
Il dirigente pubblico non solo potrà essere licenziato ma "dovrà superare un concorso per l'abilitazione ed entrerà così nel ruolo unico dei dirigenti". Madia precisa che verrà istituita una commissione "super partes" composta da tecnici che deciderà quali siano i dirigenti adatti per un determinato incarico, anche sulla base del lavoro svolto in precedenza e della capacità di valutare i propri collaboratori. Chi non sarà confermato, spiega il ministro, "decadrà e tornerà nel ruolo unico in attesa di un nuovo incarico". Se però, dopo un congruo periodo, un dirigente continuerà ad essere senza incarico, perderà l'abilitazione fino a perdere il lavoro. 

Jobs Act
Per il pubblico impiego il Jobs Act non varrà: in pratica, spiega il ministro Madia, resterà il reintegro in caso di licenziamento ingiustificato. Non si tratta di favoritismi, assicura, ma di un'attenzione per il lavoro pubblico che è certamente diverso da quello privato. Inoltre lo stesso obiettivo può essere raggiunto in modi differenti: ad esempio, con la messa in mobilità che può portare al licenziamento. Ci saranno poi procedure specifiche per contrastare i casi di assenze di massa come quelle dei vigili di Roma, lo scorso Capodanno, o di assenze sospette.

Aboliti i Co.Co.Pro 
Spariranno i Co.Co.Pro, assicura Madia, spiegando che sulle spalle di molti di questi lavoratori ci sono interi servizi delicati nella Pubblica Amministrazione. Un percorso di assunzioni partirà dunque dopo i prossimi due anni che saranno dedicati ivnece alla riallocazione dei dipendenti delle Province. 
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