ITALIA
L'inchiesta
Mafia Capitale, Cantone: "Commissariare Cara di Mineo". "Dimissioni Marino? Non spetta a me dirlo"
Il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone interviene sul condizionamento degli appalti per l'accoglienza di migranti, emerso dall'inchiesta di Roma su "Mafia Capitale"
"Dimissioni Marino? Non spetta a me dirlo"
Alla domanda se il sindaco di Roma Ignazio Marino debba dimettersi, Cantone risponde così: "Non spetta a me dirlo". Sull'ipotesi di scioglimento del Comune di Roma, ha ricordato che "c'è una commissione (prefettizia, di accesso agli atti, ndr) che sta lavorando ed è anche venuta da noi, e noi abbiamo dato massima collaborazione e disponibilità. Non so che cosa farà - ha proseguito - i termini sono brevi, lo dirà il Prefetto".
"Alzare l'asitcella dei controlli"
"Visto che l'emergenza continua in modo così forte - ha continuato - penso che il problema vada affrontato alzando moltissimo l'asticella dei controlli, utilizzando regole di appalti molto forti, evitando meccanismi di convenzione attraverso i sistemi di cooperative solo apparenti e non reali e ampliando in modo elevatissimo il livello di trasparenza".
"Da una primissima lettura dei capi imputazione - ha detto - mi pare che il tema resti sempre quello degli appalti collegati ad una serie di settori particolarmente sensibili, evidentemente l'emergenza ha consentito lo sviluppo di vicende di criminalità particolarmente forti, grossi movimenti di tipo economico".
"Verso il commissariamento del Cara di Mineo"
"Non ho ancora avuto tempo di leggere l'ordinanza che ho chiesto alla Procura ma ci sono dei fatti che giustificheranno nostri interventi con i commissariamenti", ha proseguito Cantone su quanto emerso dall'inchiesta Mafia Capitale.
"Ora vedremo quali sono gli appalti, certamente quello del Cara di Mineo che sarà oggetto di attenzione ed eventuale commissariamento", ha specificato.
Cantone ha ricordato: "Tra i capi di imputazione c'è la vicenda del Cara di Mineo di cui c'eravamo occupati già da tempo e avevamo evidenziato - ha sottolineato - che c'erano stranezze e irregolarità dell'appalto che però non era stato revocato".