POLITICA
La visita
Renzi tappa all'Ilva di Taranto. Il premier contestato all'arrivo
Dopo un sopralluogo aereo del Gargano, sulla zona colpita dall'ondata di maltempo che ha provocato due morti e danni ingenti, il presidente del Consiglio ha incontrato a Peschici i sindaci dei Comuni colpiti e il governatore Vendola. A seguire riunione a Taranto sull'Ilva
Ilva.
Tensione tra i manifestanti
Non sono mancati momenti di tensione perché alcuni dei manifestanti, che chiedevano di partecipare all'incontro, hanno cercato di superare lo sbarramento delle forze dell'ordine.
E' una visita non attesa quella annunciata solo ieri dal premier che affronta il caso dell'Ilva, dopo essere stato nelle zone del Gargano colpite dalle alluvioni, e prima di recarsi a Bari ad inaugurare la Fiera del Levante.
Comuni colpiti da maltempo
Tappa iniziale della visita: Peschici, uno dei 14 comuni del Gargano messi in ginocchio dall'alluvione della scorsa settimana in cui sono morte due persone e che ha provocato danni stimati dalla Regione Puglia in 77 milioni di euro. Il problema del dissesto idrogeologico è una delle priorità dell'Italia - ha detto Renzi - e "va affrontato insieme alle regioni" snellendo al massimo la burocrazia.
Gli incontri
A Peschici il premier ha parlato con i sindaci dei Comuni coinvolti e con il governatore Nichi Vendola. In piazza anche tanta gente, a cui Renzi ha detto: "Non vi lascerò soli".
A margine dell'incontro ha detto che "in settimana attendiamo la chiusura delle procedura per la proclamazione dello stato di emergenza" in Gargano. E ha ribadito: "'Noi dobbiamo valorizzare quello che c'è di bello in Italia e smettere di piangerci addosso, voi non vi siete mai pianti addosso". Da qui l'appello ai turisti: ''Il Gargano non è chiuso per lutto, è aperto ai turisti, c'è un finale di stagione. Il Gargano è nelle condizioni di essere quel capolavoro di bellezza che è''.
Sopralluogo dall'alto
Il premier, inoltre, prima di atterrare a Peschici ha fatto - secondo quanto reso noto su Twitter dal suo portavoce Filippo Sensi - un sopralluogo aereo sul Gargano per visionare, dall'alto, l'area devastata dal maltempo.
Matteo Renzi in visita nei territori colpiti dal maltempo è stato accolto a Taranto da un sit-in di operai e ambientalisti che hanno contestato il suo arrivo in prefettura, dove partecipa a un incontro sul caso
Tensione tra i manifestanti
Non sono mancati momenti di tensione perché alcuni dei manifestanti, che chiedevano di partecipare all'incontro, hanno cercato di superare lo sbarramento delle forze dell'ordine.
E' una visita non attesa quella annunciata solo ieri dal premier che affronta il caso dell'Ilva, dopo essere stato nelle zone del Gargano colpite dalle alluvioni, e prima di recarsi a Bari ad inaugurare la Fiera del Levante.
Comuni colpiti da maltempo
Tappa iniziale della visita: Peschici, uno dei 14 comuni del Gargano messi in ginocchio dall'alluvione della scorsa settimana in cui sono morte due persone e che ha provocato danni stimati dalla Regione Puglia in 77 milioni di euro. Il problema del dissesto idrogeologico è una delle priorità dell'Italia - ha detto Renzi - e "va affrontato insieme alle regioni" snellendo al massimo la burocrazia.
Gli incontri
A Peschici il premier ha parlato con i sindaci dei Comuni coinvolti e con il governatore Nichi Vendola. In piazza anche tanta gente, a cui Renzi ha detto: "Non vi lascerò soli".
A margine dell'incontro ha detto che "in settimana attendiamo la chiusura delle procedura per la proclamazione dello stato di emergenza" in Gargano. E ha ribadito: "'Noi dobbiamo valorizzare quello che c'è di bello in Italia e smettere di piangerci addosso, voi non vi siete mai pianti addosso". Da qui l'appello ai turisti: ''Il Gargano non è chiuso per lutto, è aperto ai turisti, c'è un finale di stagione. Il Gargano è nelle condizioni di essere quel capolavoro di bellezza che è''.
Sopralluogo dall'alto
Il premier, inoltre, prima di atterrare a Peschici ha fatto - secondo quanto reso noto su Twitter dal suo portavoce Filippo Sensi - un sopralluogo aereo sul Gargano per visionare, dall'alto, l'area devastata dal maltempo.