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POLITICA

I conti dell'Italia

Manovra, attesa per verdetto Standard & Poor's. Dijsselbloem: "Se non cambia Italia in bancarotta"

"È un cammino oscuro" quello intrapreso dall'Italia, "mi ricorda molto la Grecia dell'estate 2015", scrive l'ex presidente dell'Eurogruppo, spiegando come il problema non sia tanto la multa UE che sta rischiando, quanto il finanziamento della manovra

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Resta alta la tensione tra Roma e Bruxelles sui conti dell'Italia. Mentre si attende che a mercati chiusi arrivi il verdetto di Standard & Poor's sul rating continuano i contatti informali in vista dei prossimi appuntamenti.  La Commissione europea "non esclude" che ci saranno dei contatti tra il presidente Jean Claude Juncker e il premier Giuseppe Conte sulla manovra,  dice una portavoce della Commissione, Mina Andreeva.  Ma intanto arriva la bordata dell'ex presidente dell'Eurogruppo.

Dijsselbloem: "Se continua così Italia in Bancarotta"
 "Se nulla cambia l'Italia andra' in bancarotta, e chi sara' colpito? Poco gli investitori stranieri, perche' hanno un terzo del debito italiano. Chi paghera' il conto saranno i cittadini italiani, perche' la maggior parte del debito e' in mano ad assicurazioni, fondi pensioni e cittadini": l'avvertimento arriva dall'ex presidente dell'eurogruppo, l'Olandese Jeroen Dijsselbloem, in un editoriale sul quotidiano finanziario olandese Het Financieele Dagblad.

"Cammino oscuro, come la Grecia nel 2015"
"È un cammino oscuro" quello intrapreso dall'Italia, "mi ricorda molto la Grecia dell'estate 2015", scrive Dijsselbloem, spiegando come il problema non sia tanto la multa UE che sta rischiando, quanto il finanziamento della manovra. "Costa 37 miliardi all'anno. Inoltre, deve pagare e rifinanziare il vecchio debito, 200 miliardi all'anno. E gli interessi continuano a salire". Di questo passo, visto che hanno molto debito in pancia, "le banche italiane collasseranno". 

Attesa per Standard & Poor's. Borse nervose
 Intanto c'è attesa per la decisioni di standard&poor's - arriveranno in serata dopo la chiusura della borsa di New York - che potrebbe abbassare il rating italiano  e di conseguenza il livello di affidabilità del Paese nel far fronte al debito sovrano. Lo spread apre in leggero rialzo e si attesta intorno ai 316 punti base. Piazza Affari parte in flessione e perde 1,6%

Draghi, fiducioso che su Italia ci sarà accordo
"E' una mia percezione personale per cui prendetela per quello che e': resto fiducioso che un accordo sara' trovato". Il presidente della Bce, Mario Draghi, replica così a chi chiede un giudizio sulle tensioni tra il governo italiano e la commissione europea sulla manovra.

Italia come Brexit  fra le incertezze  
Anche l'Italia, come Brexit e la guerra commerciale,  fra le incertezze per lo scenario economico dell'EUrozona. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi. 

Da Italia qualche ricaduta su altri Paesi
 "Forse c'è qualche ricaduta, ma limitata". Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, rispondendo alla domanda se confermasse la recente valutazione secondo cui la crisi italiana non ha finora mostrato segni di contagio ad altri partner europei.  

Di Maio, da Bce strali ma non lasciamo Euro
Dalla Bce "vedo che arrivano strali sulla questione del pericolo dell'economia italiana per lo spread. Il governatore Draghi sa che il problema dello spread non è legato alla manovra ma alla paura dei mercati che il paese possa uscire dall'Euro. Problema facilmente risolvibile, col fatto che noi nel contratto abbiamo inserito chiaramente che non vogliamo uscire dall'euro". Così Luigi Di Maio aggiungendo che i mercati quindi "non devono avere questi timori e faremo in modo di rappresentare la nostra posizione di restare nell'euro e nell'Ue in tutte le sedi istituzionali competenti".
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