Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Meningite-fuori-pericolo-il-bambino-di-8-anni-ricoverato-a-Firenze-375d00aa-06a1-4d86-a7b5-9e0bdbcd9a17.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Allarme in Toscana

Meningite: è fuori pericolo il bambino di 8 anni ricoverato a Firenze

La Usl Toscana Centro ha fatto un appello perché si sottopongano a profilassi antibiotica i frequentatori del locale di Firenze 'Winter Suite' in lungarno Aldo Moro dove nella nottata fra il 12 ed il 13 novembre 2016 era stata la 45enne romena morta lunedì

Condividi
Sono migliorate condizioni del bambino livornese di 8 anni colpito da meningite di tipo C e ricoverato all'ospedale Meyer di Firenze. Il piccolo, che è stato dichiarato fuori pericolo, era stato già vaccinato contro la meningite nel 2009. E proprio la vaccinazione ha consentito di mitigare gli effetti del virus.

Non si spegne però l'allarme meningite in Toscana dopo i due decessi di lunedì di due donne, uno a Firenze di tipo C e il secondo a Livorno dov'è deceduta, un mese dopo il ricovero, Lilia Agata Caputo, 64 anni, ex insegnante originaria di Rimini, ma residente a Viareggio (Lucca).    A Firenze invece e' morta una romena di 45 anni: per questo secondo caso la Usl Toscana Centro ha fatto scattare un piano di profilassi generale dopo aver scoperto il locale notturno del capoluogo toscano dove la paziente si e' recata l'ultima volta prima di essere ricoverata in ospedale.    

Quanto ai due decessi avvenuti in poche ore, allungano la lista dei morti per meningite nella regione: ora sono saliti a sette i morti in Toscana nel 2016, di cui sei per il ceppo C, mentre nel 2015 sono stati sette (sei di ceppo C e una di ceppo B).

Questi due episodi mortali vanno differenziati. Il caso di Lilia Agata Caputo, spiega la Usl Toscana Nord ovest, "non puo' essere messo in relazione con i casi di meningite di tipo B o C registrati negli ultimi mesi in Toscana", perche', sostiene sempre la Usl, "la patologia riscontrata non e' contagiosa e non deve essere confusa con quella di origine meningococcica per la quale l'Igiene Pubblica prevede l'offerta di una profilassi antibiotica a tutti coloro che negli ultimi giorni hanno avuto contatti stretti e prolungati o in ambiente chiuso con il soggetto in questione. Non vi sono quindi per questa vicenda precauzioni da prendere in nessun ambito", spiega ancora l'Usl. Si trattava infatti di un caso di meningite pneumococcica. L'ex insegnante e' morta nel reparto di rianimazione di Livorno per "complicanze tardive, imprevedibili e non prevenibili, di natura vascolare a seguito di una meningite-cerebrite pneumococcica".    

A Firenze, invece la Usl Toscana Centro ha fatto un appello perche' si sottopongano a profilassi antibiotica, su prescrizione medica, i frequentatori del locale 'Winter Suite' in lungarno Aldo Moro dove nella nottata fra il 12 ed il 13 novembre 2016 la 45enne era stata.

L'appello, dice la Usl, vale solo per chi e' stato nel locale quella sera. La paziente e' morta lunedì mattina all'ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze dove era stata ricoverata al pronto soccorso in condizioni gravissime. Dagli accertamenti svolti dai sanitari e' stata confermata la diagnosi di sepsi da meningococco di tipo C. Di qui la necessita' di una profilassi allargata a tutti coloro che hanno avuto contatti con la 45enne.
Condividi