ITALIA
Paralisi a Calais per protesta contro "La Giungla"
Migranti, 2.700 salvati al largo della Libia. Recuperati 15 corpi
Le operazioni di soccorso sono state 23 in 24 ore
recuperati anche 15 corpi senza vita.
Alcuni passeggeri sono caduti in mare da un gommone in precarie condizioni di galleggiabilità: grazie anche al tempestivo intervento di un elicottero AB212 e di un elicottero SH90 della portaelicotteri "Garibaldi", è stata recuperata la gran parte dei naufraghi.
Altri 142 migranti, stipati su un gommone alla deriva, sono stati soccorsi da nave "Aquarius" di Sos Mediterranee e da personale di "Medici senza frontiere", che hanno messo tutti in sicurezza. Tra di loro, anche otto bimbi di età compresa tra uno e 11 anni. Un sedicenne, riferisce Msf, è stato tratto in salvo assieme al fratello: "Ci avete accolto splendidamente - ha detto ai soccorritori - altri ci hanno trattato con brutalità".
Trentotto migranti erano sbarcati stamane a Porto Empedocle, giunti da Lampedusa a bordo delle due motovedette della Guardia costiera che li avevano soccorsi ieri. Dopo la prima assistenza, sono stati affidati alle strutture di accoglienza.
Protesta a Calais per chiedere la chiusura dell "Giungla"
Nel frattempo, a Calais sono scesi sul piede di guerra trasportatori e agricoltori francesi che hanno bloccato le strade principali per chiedere la chiusura della 'Giungla', il gigantesco campo che ospita migliaia di persone in attesa di attraversare la Manica. Secondo il governo, la 'Giungla' ospita circa 7mila migranti, ma per le organizzazioni non governative il numero è molto più alto e toccherebbe quota 10mila dopo gli arrivi di questa estate. Spesso, nel tentativo di trovare un passaggio, i migranti bloccano le strade con rami d'albero per far rallentare i camion in modo da saltarci sopra e farsi trasportare clandestinamente in Gran Bretagna.