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POLITICA

Il Papa ai leader Ue: "Dimostrare concreta solidarietà"

Migranti, Salvini: "Porti rimangono chiusi". Premier maltese Muscat: "Non creerò precedenti"

Sea Watch 3 e Sea Eye con 49 migranti a bordo ancora in mare. Toninelli:  "Pronti ad accogliere donne e bambini, ma tutta la Ue deve farsi carico del problema". Conte: "Ne prenderemo 15 su 49"

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Ancora in mare due navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye, con a bordo in tutto 49 migranti salvati nel Mediterraneo oltre due settimane. Le imbarcazioni restano ferme davanti alle coste di Malta: l'Europa non ha ancora trovato un accordo per concedere un porto sicuro dove approdare.

In Italia intanto la questione crea forti tensioni nella maggioranza le aperture del Movimento Cinque Stelle, e il secco "no" all'accoglienza del vicepremier leghista e ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il premier Giuseppe Conte in un'intervista al Corriere lascia trapelare: "Noi ne prenderemo 15 su 49, e prenderemo anche i mariti perché non siamo gente che smembra le famiglie: daremo un segnale all' Europa, ma dopo che tutti avranno rispettato le regole". Il premier starebbe dunque valutando di accogliere una parte dei migranti bloccati sulle navi.

Salvini su Facebook: "Quanti accogliamo? Zero, abbiamo già dato"
"Quanti migranti accogliamo? Zero, abbiamo già dato". Così il vicepremier matteo Salvini, in una diretta FB. "Su questa scrivania ho firmato il permesso di arrivare in Italia a centinaia di donne e bambini riconosciuti in fuga da associazione serie e che avranno in italia il loro futuro. Poi basta: per i trafficanti di esseri umani i porti italiani sono erano e saranno chiusi. grazie a questo traffico gli scafisti comprano armi e droga; io non sarò complice di chi vende a esseri umani per poi comprare armi e droga". Le "ong non hanno obbedito a indicazioni precise impartite". 

 "Quei generosi - ha poi detto Salvini rivolto alle due ong al largo di malta - si sono rifiutati di obbedire a indicazioni precise che erano state impartite: business, soldi, quattrini, io non mollo. chi fa i soldi sulla pelle della gente non ha un porto". 

"Quasi un milione di persone è arrivato in italia negli ultimi anni. Stop. Noi buon cuore dobbiamo averlo innanzitutto verso i 5 milioni di poveri italiani, lo dico a chi mi invita ad avere buon cuore. I dispensatori di accoglienza la dimostrino verso i 5 milioni di italiani poveri", ha affermato in diretta Facebook il vicepremier.

Toninelli:  "Accogliamo donne e bambini, ma Ue deve farsi carico del problema"
"Siamo pronti a dare una lezione all'Europa accogliendo donne e bambini a bordo delle navi Sea-Watch3 e prof Albrecht Penck, ma tutta la Ue deve farsi carico del problema, a partire da Germania e Olanda, paesi le cui bandiere sventolano sulle due imbarcazioni". Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, secondo il quale le ong di riferimento "come al solito, non hanno rispettato la legge del mare".

"Nessuna Autorità di sistema portuale italiana può arrogarsi prerogative che travalicano le sue funzioni amministrative. Darò mandato alle strutture del mio ministero di valutare eventuali accertamenti di natura disciplinare. Non ho emanato alcun decreto di chiusura dei porti perché non serve, non essendo alcun porto italiano interessato alle operazioni e non avendo il Mrcc (Maritime rescue coordination centre) italiano coordinato i soccorsi", afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli in relazione alla vicenda migranti. 

 Premier maltese Muscat: "Non creerò precedenti"
Il primo ministro maltese, Joseph Muscat, ha dichiarato di non voler creare un precedente lasciando attraccare la nave Sea Watch. In un'intervista telefonica alla radio One del Partito laburista, Muscat ha detto che per il suo governo la cosa più semplice sarebbe quella di consentire lo sbarco, ma questo metterebbe Malta a rischio di diventare il punto di approdo nel Mediterraneo per tutti i migranti bloccati in mare. Muscat ha ribadito che il governo di Malta non è responsabile per coloro che sono stati salvati al di fuori della sua giurisdizione e competenza. Il primo ministro ha anche messo in dubbio i metodi di salvataggio delle Ong: "Ci sono molte opinioni diverse sulla dinamica di questi salvataggi e su come sono stati condotti, ma non voglio entrare nel merito ora", ha spiegato. 

In un'intervista telefonica alla radio One del Partito laburista, Muscat ha detto che per il suo governo la cosa più semplice sarebbe di recitare la parte di "Babbo Natale" e consentire lo sbarco, ma questo "creerebbe un precedente", con il rischio che l'isola diventi il punto di approdo nel Mediterraneo per tutti i migranti bloccati in mare.

Muscat ha detto che discussioni con la Ue sono in corso, con l'obiettivo di trovare una soluzione.
"Se noi accogliamo i migranti, ciò rappresenterà un precedente per altre occasioni simili? Se ci sono ong in futuro che fanno quel che vogliono, Malta dovrà occuparsene? No, questo non è quel che succederà", ha sottolineato.

"La prossima volta ci sarà una nave con 100 migranti a bordo, e poi 200. Ci verrà detto, visto che li avete accolti, dovrete farlo ogni volta?" In un chiaro riferimento all'Italia, il premier maltese ha detto che "alcuni paesi" stanno cercando di "mostrare quanto siano duri, chiudendo i propri porti", e ha ricordato che malta, la scorsa settimana, ha accolto 249 migranti.

"Lo abbiamo fatto perché era nostro obbligo farlo, e senza impuntarci. queste persone stavano affogando, erano nella nostra zona di competenza per i salvataggi, così le forze armate maltesi li hanno salvati", ha aggiunto.

L'appello del Papa ai leader Ue: "Dimostrare concreta solidarietà"
Un accorato appello a far sbarcare i migranti di Sea Watch e Sea Eye arriva da Papa Francesco: "Da parecchi giorni quarantanove persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di Ong, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare - dice il Pontefice dopo la recita dell'Angelus - Rivolgo un accorato appello ai leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone". 

Salvini: Di Maio parli pure ma decido io, porti restano chiusi 
"In Italia non arriva proprio nessuno. Porti chiusi, sbarrati. Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io", ha affermato Salvini, in un colloquio con il Messaggero in cui spiega: "Io lavoro per non far partire le donne, i bambini e tutti gli altri dai loro Paesi, e per evitare il rischio che muoiano nel deserto o nel Mediterraneo. Non si possono fare concessioni sui principi e il principio è che qui, se non attraverso i corridoi umanitari e in maniera controllata e legale, non entra più nessuno. Questa è la linea e non si cambia". 

Di Maio: "Decide l'intero governo"
Salvini ha detto che è titolare della politica sull'immigrazione? "Nessuno gliela vuole prendere, ma questa è una decisione che prende il governo intero. Io sono per la linea del governo sull'immigrazione, sto solo dicendo che donne e bambini li prendiamo. Così ha detto Luigi Di Maio, a l'Aquila, parlando della Seawatch. "Dobbiamo fare pressione perchè le due imbarcazioni le si faccia sbarcare il prima il prima possibile a Malta. Poi, per dare uno schiaffo morale all'Europa che ancora in settimana bianca e a Malta che li tiene lì da giorni e i giorni possiamo prenderci 10 tra donne e bambini", ha spiegato il vice premier. "Questa è l'opinione del M5s, mia e nessuno ha detto che donne e bambini non si devono accogliere -ha sottolineato Di Maio- Questa è la nostra posizione, se poi qualcuno dice no...ma io non l'ho sentito. Se poi il tema è se devono arrivare le imbarcazioni in Italia, io questo non l'ho mai detto. Ho sempre detto che devono sbarcare a Malta".
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