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POLITICA

Migranti, Salvini: non accettiamo lezioni da Macron

Il ministro dell'Interno parla a Siena, durante un comizio: attacca il presidente francese, "l'Italia non è più in vendita", dice "ora Merkel chiama". E poi chiede a Malta di aprire i porti, ma il governo replica: "Solo retorica, nessuna richiesta ufficiale"

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Gli argomenti di punta sono quelli che da giorni il ministro e vicepremier Matteo Salvini affronta, alimentando il dibattito politico e catalizzando l'attenzione dell'opinione pubblica: migranti, sicurezza, Europa. 

Salvini,  commenta la telefonata tra la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier italiano Giuseppe Conte, e a proposito dell'accantonamento della bozza Ue in materia di immigrazione, commenta:  "Nel mondo hanno notato che qualcosa in Italia è cambiato, ora la Merkel telefona, prima erano abituati che l'Italia diceva sempre sì. Sono contento della compattezza del Governo - aggiunge - e che il presidente del Consiglio, si faccia rispettare a differenza dei suoi predecessori. In casi simili saremmo andati con la coda tra le gambe a Parigi o a Bruxelles dicendo solo ci riprendiamo altri migranti".

"Da Macron nessuna lezione"
Salvini torna poi ad attaccare, ironizzando su eleganza e champagne, il presidente francesce Emmanuel Macron:  "L'Italia non è più un Paese in vendita. Occupato, un po' francese e un po' tedesco. A Bruxelles devono capire che è cambiata aria. Lo mangiasse Macron il riso cambogiano con i fertilizzanti, che così diventa ancora più elegante", ha sottolineato. E ha proseguito: "In questi anni sono sbarcati 650 mila immigrati, la maggioranza dei quali non è rifugiata politica. Quindi basta. Al ministero erano abituati a chiedere dove li facciamo sbarcare. I prossimi venti barconi vadano in direzione Francia. Magari li accoglieranno a champagne. Non accettiamo da Macron lezioni di buona educazione".

Insomma, nonostante i sorrisi e le strette di mano tra il premier Conte e il presidente francese, Salvini continua a tenere alti i toni e rivendicare un cambio di passo rispetto alle politiche europee, in particolare quella francese.

"Malta apra i suoi porti alla Lifeline"
La Lifeline "è una nave illegale, con una bandiera illegale e un equipaggio che mi dà del fascista, con finanziatori che vorremmo conoscere, che ha un carico di esseri umani nelle acque maltesi. Per motivi di sicurezza dell'equipaggio e dei soccorsi - ha detto il vicepremier - chiediamo che Malta apra uno dei suoi porti, faccia sbarcare questi disperati, blocchi la nave e l'equipaggio in modo che non possa più toccare acqua nel Mediterraneo".
 
Ma sulla questione è arrivata la replica del governo maltese: "Malgrado la retorica di Salvini, né la Lifeline né il coordinamento di Roma hanno trasmesso a Malta una richiesta formale di accogliere la nave". Lo riferiscono
fonti del governo maltese a Malta Today commentando le parole del ministro dell'Interno .
 
La polizia davanti alle scuole
Salvini, in tema di sicurezza, ha lanciato poi un altro amo. E promesso la presenza a partire dal prossimo autunno, della polizia davanti alle scuole per scovare gli spacciatori. "Farò in modo - ha detto - che carabinieri e polizia stiano davanti alle scuole, gli spacciatori devono finire in galera e poi devono starci".

La polemica con Roberto Saviano
Dopo aver parlato delle possibilità di revocare la scorta allo scrittore Roberto Saviano Salvini ha aggiunto: "A Saviano abbiamo risposto ieri con i fatti. Sono convinto anch'io che le nostre giornate siano già molto impegnate e Saviano  l'ultimo dei miei problemi: la politica dell'antimafia la faccio con i fatti e non con le chiacchiere. La settimana prossima sarò in terra di Calabria per restituire alla polizia otto appartamenti confiscati alla mafia", ha concluso.
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