ITALIA
Era sulla spiaggia di Sorman
Migranti, naufragio davanti alle coste della Libia. Recuperato il corpo di una bimba
La notizia arriva da Alarm Phone. A bordo c’erano 32 persone. Arrestato dalle autorità tunisine uno scafista considerato tra i più pericolosi per i viaggi in mare
Sul barcone a sei miglia nautiche dalle coste di Zawiya c’erano 32 migranti. Venti sarebbero stati soccorsi dai pescatori. I dispersi sarebbero 11. Tra loro un altro bimbo.
3 days after the 13 June shipwreck off #Zawiya, the body of a little girl was washed up on the beach of Sorman. We send strength & solidarity to the relatives & condemn these endless killings at the borders of Europe. #BlackLivesMatter also in the #Med. https://t.co/cl9jTajsVC
— Alarm Phone (@alarm_phone) June 16, 2020
Arrestato scafista
Le autorità tunisine hanno arrestato un presunto scafista, tra i più pericolosi per le traversate verso le coste italiane. L’uomo di 56 anni avrebbe organizzato il tragico naufragio del 9 giugno scorso. La barca affondata, davanti alle coste di Kerkennah, è costata la vita a 60 migranti sub-sahariani , 28 donne, 3 bambini e un tunisino che era al timone. Lo ha reso noto il porta voce del distretto centrale della Guardia costiera, Ali Ayari, all'agenzia Tap. Per l’uomo, il pubblico ministero ha disposto la custodia cautelare in carcere, mentre proseguono le ricerche per catturare due suoi complici coinvolti nell'operazione. Il barcone, secondo i primi elementi dell'indagine aperta dalla magistratura, era partito da Sfax nella notte tra il 4 e il 5 giugno, diretto verso le coste italiane.