La vittima è stabile: attesa per gli esiti dell'intervento
Milano, capotreno assalito col machete: fermato un altro aggressore
Gli agenti lo hanno bloccato nella zona di Porta Genova. Il giovane, d'origine salvadoregna, fa parte di una gang. E' stato individuato anche grazie ai confronti con le immagini delle telecamere di videosorveglianza che lo hanno ripreso mentre giovedì sera partecipava all'aggressione dei due ferrovieri
Dopo i due arresti di ieri per la brutale aggressione al capotreno assalito con un machete giovedì sera vicino alla stazione di Villapizzone e a un suo collega sul passante ferroviario di Milano, è stato eseguito un terzo fermo dalla polizia nei confronti di un altro giovane sudamericano. Si tratta di un 19enne nato a El Salvador con precedenti per lesioni e rapina già coinvolto nell'operazione contro la gang MS13 dell'ottobre 2013.
Il fermato è Alexis Ernesto Garcia Rojas ed è stato bloccato dagli agenti nella zona di Porta Genova dove si nascondeva. Il giovane è stato individuato anche grazie ai confronti con le immagini dell'impianto di videosorveglianza che lo hanno ripreso mentre giovedì sera partecipava all'aggressione dei due ferrovieri.
Capotreno aggredito: è stabile, attesa per esiti operazione
Intanto le condizioni di Carlo Di Napoli, il capotreno aggredito, sono stabili. Il 32enne, trasportato all'Ospedale Niguarda, ha subìto un intervento di circa 8 ore per scongiurare l'amputazione del braccio, ma ci vorrà ancora qualche giorno per sapere se tutto si risolverà per il meglio. L'uomo è stato operato da una equipe multidisciplinare che ha riunito diversi specialisti (il chirurgo generale, il chirurgo ortopedico, il chirurgo plastico e il chirurgo vascolare). "Si è trattato di una lesione molto grave - hanno confermato dalla struttura - ma per il momento il braccio è salvo". Si è dovuta praticare una "sub-amputazione", una pratica chirurgica che ha lo scopo di preservare la funzionalità dell'arto. "Solo nei prossimi giorni, però - concludono gli specialisti - si potrà sciogliere la prognosi e sapere se tutto è andato a buon fine".