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ITALIA

La morte il 23 settembre 1985

Napoli ricorda Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla Camorra 30 anni fa

Una partita di pallavolo, la sua grande passione. Domani invece la sua auto circolerà nelle strade della città, in particolare nei quartieri teatro della guerra di camorra raccontata dal giornalista del "Mattino"

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Con una partita di pallavolo e non solo, Napoli ricorda Giancarlo Siani a trentanni dall'omicidio avvenuto la notte del 23 settembre 1985 per mano della Camorra. Siani infatti oltre ad essere un giornalista scrupoloso e coraggioso, è stato allenatore e appassionato di pallavolo.

Per questo durante l'iniziativa "Un muro contro le mafie?" è stato organizzato un match in campo tra l’Associazione nazionale magistrati insieme ad alcuni allievi ed amici di Giancarlo Siani. Domani invece la sua auto, Citroen Mehari verde, circolerà nelle strade della città, in particolare nei quartieri teatro della guerra di camorra raccontata dal giornalista del "Mattino".

A bordo della sua Mehari infatti, Siani raggiungeva sempre la redazione. E, sempre a bordo della sua Mehari, è stato ucciso a Napoli il 23 settembre, a pochi metri dalla sua abitazione, per volontà di quegli stessi clan della camorra che erano oggetto delle sue inchieste.



Per martedì 22 settembre, dalle 16.30 all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, è in programma un convegno nazionale dal titolo "Giancarlo Siani e il giornalismo di frontiera". Tra gli ospiti il presidente di "Ossigeno per l'informazione", Alberto Spampinato, il direttore della rivista "Philosophy and public issues" e consigliere del governatore Vincenzo De Luca per la cultura, Sebastiano Maffettone, i giornalisti Daniela Limoncelli, Sandro Ruotolo, Carlo Verna e Vittorio Zucconi. 
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